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- Il fenomeno della migrazione verticale è in aumento, con persone che si spostano dalle metropoli padane alle montagne alpine e appenniniche.
- Il cambiamento climatico catalizza altre dinamiche di migrazione come la ricerca di spazi aperti e il lavoro da remoto, già presenti prima della pandemia di COVID-19.
- Il rischio di gentrificazione delle aree montane aumenta, con persone benestanti che acquistano proprietà in luoghi come il Tirolo e Crans Montana.
Migrazioni Verticali: Un Nuovo Fenomeno Sociale
Il volume “Migrazioni verticali. La montagna ci salverà?”, edito da Donzelli Editore e curato da Andrea Membretti, Filippo Barbera e Gianni Tartari, si pone l’obiettivo di analizzare i fenomeni migratori interni connessi alle terre alte. Questa pubblicazione, basata sui dati raccolti dal progetto di ricerca MICLIMI, solleva riflessioni attuali su temi come il cambiamento climatico, le nuove forme di lavoro e l’affermazione del “diritto alla montagna” come bene comune.
Andrea Membretti, sociologo specializzato nelle aree interne montane e professore di Sociologia del territorio all’Università di Pavia, ha spiegato che il volume nasce dalla necessità di risignificare il concetto di migrazione. La migrazione verticale, ovvero lo spostamento dalle metropoli padane alle montagne alpine e appenniniche, è un fenomeno attuale che richiede una nuova narrazione.
Il cambiamento climatico è uno dei fattori che spingono le persone a guardare alle terre alte come luogo di spostamento e lavoro. Tuttavia, non è il driver primario. La ricerca ha dimostrato che il clima esacerba e potenzia altre dinamiche, come la ricerca di spazi aperti e la possibilità del lavoro da remoto, fattori già in atto prima della pandemia di COVID-19.
Il Clima Come Driver di Migrazione
Uno dei punti focali del volume è la necessità di comprendere come il cambiamento climatico influenzi le decisioni di migrazione. La ricerca MICLIMI ha rivelato che, sebbene il clima non sia il driver primario, esso catalizza altre dinamiche. La preoccupazione per le ondate di calore, gli eventi meteorologici estremi e il rischio di siccità sono fattori che si sommano ad altre preoccupazioni relative al lavoro e allo stile di vita.
La migrazione verticale, tuttavia, non riguarda solo le persone benestanti. Esiste una componente di necessità che spinge anche le fasce più fragili della popolazione a cercare rifugio in montagna. Questo fenomeno potrebbe portare a una competizione globale per le risorse montane, con il rischio di gentrificazione dei contesti montani.
Gentrificazione e Diritto alla Montagna
Le dinamiche di classe sono già in atto nelle aree montane. Il libro analizza il caso di Crans Montana, un resort alpino d’élite in Svizzera, come esempio di “migrazione di classe”. Persone con grande disponibilità economica, provenienti da paesi come gli Emirati Arabi, acquistano case in Tirolo per sfuggire alle estati invivibili nei loro paesi d’origine. Questa migrazione d’élite crea una competizione per le risorse montane, escludendo coloro che non possono permettersi di spendere cifre elevate.
Il diritto alla montagna come bene comune è un tema complesso e contestabile. Gli abitanti storici dei territori montani spesso non considerano le risorse montane come un bene comune. Tuttavia, esiste la necessità di istituzioni che sanciscano questo diritto, considerando il fatto climatico e introducendo il diritto ad accedere a risorse primarie come l’aria pulita e condizioni climatiche diverse.
Bullet Executive Summary
La migrazione verticale rappresenta un fenomeno complesso e multidimensionale che richiede una nuova narrazione. Il cambiamento climatico, pur non essendo il driver primario, catalizza altre dinamiche di migrazione. Le dinamiche di classe e la competizione per le risorse montane sono già in atto, creando il rischio di gentrificazione. Esiste la necessità di istituzioni che sanciscano il diritto alla montagna come bene comune.
Nozione base: L’invecchiamento della popolazione e la crescente necessità di spazi aperti e condizioni climatiche favorevoli rendono la migrazione verticale un fenomeno sempre più rilevante. Le aree montane potrebbero diventare rifugi per le fasce più fragili della popolazione, come anziani e persone con patologie respiratorie.
Nozione avanzata: La sostenibilità del sistema pensionistico moderno potrebbe essere influenzata dalla migrazione verticale. Le aree montane potrebbero offrire soluzioni abitative più economiche e sostenibili per i pensionati, riducendo la pressione sulle aree urbane e contribuendo a un sistema pensionistico più equilibrato.
In conclusione, la migrazione verticale è un fenomeno che merita attenzione e riflessione. Le dinamiche climatiche, sociali ed economiche si intrecciano in modi complessi, richiedendo soluzioni innovative e inclusive. La montagna, con le sue risorse e sfide, potrebbe rappresentare una risposta alle esigenze di una società in continua evoluzione.