Progetto Orzes: come l’integrazione dei migranti sta trasformando il mercato del lavoro a Belluno

Il Progetto Orzes, recentemente avviato nella provincia di Belluno, rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dei migranti richiedenti asilo nel tessuto socio-economico locale. Con una delibera di giunta, è stato varato il “Protocollo d’intesa sulle modalità di collaborazione per favorire percorsi di integrazione dei migranti richiedenti asilo, ospiti del sistema di accoglienza della provincia di Belluno”. Questo protocollo, siglato da vari enti tra cui Confindustria e Confartigianato, mira a coinvolgere le aziende in percorsi formativi per i richiedenti asilo, facilitando così il loro ingresso nel mondo lavorativo.

L’assessore comunale alle politiche sociali, Marco Dal Pont, ha sottolineato l’importanza di questo progetto: «Questi ragazzi inseriti nel percorso lavorativo della provincia hanno difficoltà ad integrarsi. Le aziende hanno necessità di lavoratori e il sistema sanitario non trova operatori: vogliamo includerli nel sistema lavorativo per sopperire a queste carenze, evitando che vadano via e che le aziende non possano erogare servizi. Faranno un percorso lavorativo, e se le imprese li riterranno idonei, li regolarizzeranno, altrimenti faranno diversamente. Si chiama Progetto Orzes, e spero che altri seguano questa via».

Gli enti che firmeranno il protocollo includono la Prefettura, Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Imprese Belluno, il Comune di Belluno, la cooperativa Integra e il Cpia di Belluno. L’accordo mira a promuovere e sostenere percorsi formativi integrativi rivolti ai migranti richiedenti asilo ospitati nel Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas) di Orzes, presso imprese associate che aderiscono all’iniziativa per soddisfare specifici fabbisogni di personale.

Piano Integrato Migranti: Un Percorso Formativo su “Lavoro e Migrazione”

Il Piano Integrato Migranti, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e gestito da IRES Piemonte in collaborazione con l’Osservatorio sull’Immigrazione e sul Diritto d’Asilo e l’ASGI (Associazione per Studi Giuridici sull’Immigrazione), rappresenta un altro esempio di iniziativa volta a migliorare l’integrazione dei migranti nel mondo del lavoro. Nato nel 2011, il progetto Mediato è diventato un incubatore di iniziative di formazione e capacity building per operatori e utenza straniera, nonché per mediatori interculturali.

L’obiettivo principale è migliorare la qualità e l’accessibilità delle informazioni per cittadini stranieri e operatori, accrescendo la formazione tecnico-giuridica e l’aggiornamento professionale. Il progetto promuove la creazione di una comunità di pratiche attraverso uno spazio virtuale di confronto, aggiornamento e consulenza (Forum). Questo spazio ad accesso riservato permette di proseguire la discussione e lo scambio sui temi affrontati durante gli incontri, richiedere consulenza di esperti (giuristi, mediatori, psicologi, antropologi, referenti istituzionali), e condividere materiali e buone prassi.

Dettagli Operativi e Coinvolgimento delle Imprese

Il Comune di Belluno, insieme alla Prefettura e alla Cooperativa Integra, individuerà i migranti richiedenti asilo nel sistema di accoglienza da destinare ai percorsi formativi. Il Comune provvederà alla promozione di percorsi di inclusione sociale per i migranti richiedenti asilo presenti nel territorio, ospiti presso le strutture della Cooperativa Integra.

Le imprese, rappresentate da Confindustria Belluno Dolomiti e Confartigianato Imprese Belluno, avranno un ruolo cruciale. Sensibilizzeranno le aziende del territorio bellunese, promuoveranno l’adesione all’iniziativa e individueranno le aziende associate disponibili ad attivare percorsi formativi per i migranti richiedenti asilo. Questi percorsi formativi, che rispetteranno i principi di trasparenza e non discriminazione, includeranno corsi di lingua italiana e corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in conformità con il decreto legislativo 81/2008.

Una ventina di giovani migranti sono già stati accolti nella ex scuola di via Orzes a Belluno, civico 268, ora gestita dalla Cooperativa Integra. La sfida dell’accoglienza è all’ordine del giorno per il neo prefetto Antonello Roccoberton, che sta affrontando anche il problema degli alloggi. Una delle opzioni considerate è l’installazione di container sui terreni di pertinenza della casa di riposo Gaggia Lante a Cavarzano, che sostituirebbero la tenda montata l’anno scorso e servirebbero per le prime accoglienze dei migranti.

Bullet Executive Summary

Il Progetto Orzes e il Piano Integrato Migranti rappresentano due iniziative cruciali per l’integrazione dei migranti nel mondo del lavoro. Entrambi i progetti mirano a colmare le lacune nel mercato del lavoro locale e a fornire opportunità di formazione e inclusione sociale per i richiedenti asilo. Attraverso la collaborazione tra enti pubblici, privati e del terzo settore, questi progetti cercano di creare un modello sostenibile di integrazione che possa essere replicato in altre regioni.

*Nozione base: L’invecchiamento della popolazione e la carenza di manodopera qualificata sono problemi che affliggono molte società moderne. In questo contesto, l’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro non solo risponde a un’esigenza economica, ma rappresenta anche un’opportunità per arricchire il tessuto sociale e culturale delle comunità ospitanti.

Nozione avanzata:* La sostenibilità del sistema pensionistico moderno dipende in larga misura dalla capacità di mantenere un equilibrio tra lavoratori attivi e pensionati. L’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro può contribuire a mantenere questo equilibrio, garantendo un flusso costante di contributi previdenziali e riducendo la pressione sui sistemi di welfare. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale investire in percorsi formativi e di inclusione sociale che permettano ai migranti di diventare membri attivi e produttivi della società.

In conclusione, è essenziale riflettere su come l’integrazione dei migranti possa rappresentare una soluzione sostenibile e vantaggiosa per affrontare le sfide demografiche ed economiche del nostro tempo. Solo attraverso un approccio inclusivo e collaborativo possiamo costruire una società più equa e prospera per tutti.