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- La nave Geo Barents, operata da Medici Senza Frontiere, è attesa domani a Salerno con a bordo 99 migranti, tra cui oltre 50 minori.
- Durante il salvataggio, l'intervento della Guardia costiera libica ha causato la caduta in acqua di oltre 20 persone, tutte salvate dal team della Geo Barents.
- Questo è il terzo sbarco dell'anno a Salerno, con migranti provenienti principalmente da Costa d'Avorio, Siria, Somalia, Pakistan, Guinea e Burkina Faso.
La nave umanitaria Geo Barents, operata da Medici Senza Frontiere, è attesa domani a Salerno con a bordo 99 migranti, tra cui oltre 50 minori. Le operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale sono state particolarmente complesse e pericolose a causa dell’intervento della Guardia costiera libica, che ha provocato la caduta in acqua di una ventina di persone.
Fulvia Conte, membro del team di Medici Senza Frontiere, ha spiegato in un videomessaggio sui social quanto accaduto: “La mattina del 10 luglio, la Geo Barents era impegnata in un’operazione di soccorso in acque internazionali. A bordo di una barca alla deriva c’erano 87 persone, tra cui oltre 50 minori, molti dei quali bambini di pochi mesi. Durante l’operazione, una pattuglia libica si è avvicinata, causando la caduta in acqua di oltre venti persone. Tutte sono state salvate dal team della Geo Barents e si trovano ora a bordo. Non sarebbero sopravvissute se fossero state riportate in Libia”.
Sea Watch ha commentato l’accaduto sui social, sottolineando come “nel Mediterraneo, le persone preferiscono affogare piuttosto che essere riportate in Libia”. L’ONG ha denunciato che le 87 persone si trovavano su un gommone sovraffollato e che, in preda al panico, hanno iniziato a gettarsi in acqua per sfuggire al respingimento. Sea Watch ha concluso affermando che “l’SSA è nota per intercettare persone in mare e riportarle nei centri di detenzione libici, dove vengono torturate e uccise. Per il governo italiano, la Libia rimane un Paese affidabile, al quale fornire più mezzi per riportare illegalmente in Libia chi tenta la traversata”.
Arrivo a Salerno: il terzo sbarco dell’anno
La nave Geo Barents è attraccata alle 6:30 del mattino nel porto di Salerno, portando a bordo 99 persone, tra cui 34 uomini, 12 donne, 41 bambini e 12 bambine, di cui 37 non accompagnati. Questo è il terzo sbarco dall’inizio dell’anno. I migranti, recuperati in due operazioni al largo della Libia, provengono principalmente da Costa d’Avorio, Siria, Somalia, Pakistan, Guinea e Burkina Faso.
Alcuni migranti, scendendo le scale per raggiungere la banchina, salutavano timorosi gli operatori della nave e si dirigevano verso i mediatori delle forze dell’ordine per l’identificazione. I bambini piccoli erano in braccio alle mamme o camminavano mano nella mano con i genitori, indossando scarpe di fortuna troppo grandi per loro.
Il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, ha spiegato che “finora la condizione sanitaria è risultata migliore del previsto. Quattro persone sono state portate in ospedale per cure mediche, tra cui tre donne in stato di gravidanza. Tutti i migranti saranno accolti nei centri della provincia della Campania secondo un piano di distribuzione definito ieri in riunione. I minori di 14 anni resteranno a Salerno e provincia, mentre gli altri saranno accolti anche nelle altre province della regione”.
Il neo comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Sirio Faè, ha dichiarato: “Questo è il mio primo giorno operativo. Svolgerò il mio incarico con grande entusiasmo in una realtà complessa e professionale. Salerno ha un porto dinamico e una zona tra le più belle d’Italia, che va tutelata con il massimo impegno”.
Le operazioni di soccorso: una tragedia umanitaria
Le operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale sono state segnate da momenti di grande tensione e pericolo. La nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere ha salvato 87 migranti da un gommone sovraffollato e non idoneo alla navigazione. Tuttavia, l’intervento delle autorità libiche ha messo a rischio la sicurezza di tutti i presenti.
“Questa mattina, le squadre di Medici Senza Frontiere erano impegnate nel salvataggio di un gommone in pericolo quando un pattugliatore libico si è avvicinato, mettendo in pericolo la sicurezza di tutti”, ha raccontato il team di MSF. “Molti migranti a bordo si sono gettati in acqua, preferendo morire in mare piuttosto che essere riportati in Libia”. L’equipaggio della Geo Barents, con il supporto aereo di Sea Watch, è riuscito a mettere in salvo 87 persone, tra cui molti bambini e neonati.
La nave umanitaria Life Support di Emergency ha portato a termine un’operazione di soccorso di 74 persone a bordo di due imbarcazioni in difficoltà in acque internazionali nella zona SAR maltese. L’avvistamento delle due imbarcazioni è avvenuto durante le prime ore del mattino, verso le 5:00, tramite radar. Il salvataggio è iniziato alle 5:30 e si è concluso con il trasferimento in sicurezza dei 74 naufraghi sulla Life Support alle 6:20 circa. I naufraghi provengono da Sudan, Siria, Egitto, Iraq, Pakistan e Bangladesh.
Bullet Executive Summary
L’arrivo della nave Geo Barents a Salerno con 99 migranti a bordo rappresenta un evento significativo nel contesto delle migrazioni e delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale. Le operazioni di salvataggio sono state particolarmente complesse e pericolose a causa dell’intervento della Guardia costiera libica, che ha provocato la caduta in acqua di una ventina di persone. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo del team di Medici Senza Frontiere, tutte le persone sono state salvate e ora si trovano a bordo della nave.
La situazione dei migranti nel Mediterraneo centrale è una tragedia umanitaria di proporzioni immense. Le persone che tentano la traversata sono spesso costrette a fuggire da condizioni di vita insostenibili nei loro Paesi d’origine e affrontano pericoli estremi nel tentativo di raggiungere un futuro migliore. Le operazioni di soccorso sono cruciali per salvare vite umane e garantire che queste persone possano ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno.
Riflessione personale: La migrazione è un fenomeno complesso che coinvolge questioni di sicurezza, diritti umani e dignità. È importante che le società di accoglienza sviluppino politiche inclusive e umane per garantire che i migranti possano integrarsi e contribuire positivamente alle comunità in cui arrivano. Inoltre, è fondamentale affrontare le cause profonde della migrazione, come i conflitti, la povertà e le violazioni dei diritti umani, per creare condizioni di vita migliori nei Paesi d’origine.
Nozione avanzata: La gestione delle migrazioni richiede un approccio globale e coordinato. Le politiche di respingimento e detenzione non risolvono il problema, ma lo aggravano. È necessario promuovere la cooperazione internazionale e investire in programmi di sviluppo sostenibile nei Paesi d’origine per ridurre le cause della migrazione forzata. Solo attraverso un impegno collettivo e solidale possiamo sperare di affrontare efficacemente questa sfida umanitaria.