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- Il numero di migranti internazionali ha raggiunto 281 milioni nel 2022, con 117 milioni di sfollati.
- Le rimesse internazionali hanno toccato gli 831 miliardi di dollari nel 2022, superando gli investimenti esteri per i Paesi in via di sviluppo.
- Le proiezioni indicano che entro il 2050 i migranti climatici potrebbero arrivare a 216 milioni.
I cambiamenti climatici stanno imprimendo trasformazioni significative sulle economie, le società e gli ecosistemi globali, influenzando profondamente il sistema delle migrazioni. Nonostante la pandemia di Covid-19 sembrasse un potenziale fattore di diminuzione delle migrazioni, i dati dell’ultimo Rapporto mondiale sulla migrazione dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) dimostrano il contrario. Negli ultimi anni, il numero di migranti internazionali ha visto una crescita vertiginosa, raggiungendo i 281 milioni nel 2022, con 117 milioni di sfollati.
Il Ruolo dei Cambiamenti Climatici nelle Migrazioni
I cambiamenti climatici giocano un ruolo preminente nelle migrazioni globali. La mancanza di un’azione incisiva potrebbe portare 216 milioni di persone a spostarsi entro il 2050. Questo fenomeno contribuisce significativamente al prodotto interno lordo (PIL) dei Paesi d’origine, con le rimesse internazionali che nel 2022 hanno raggiunto gli 831 miliardi di dollari, superando gli investimenti esteri per le nazioni in via di sviluppo.
Il Bangladesh, in particolare, si trova in prima linea per le sfide legate all’emigrazione, immigrazione e sfollamento. Come Global Compact for Safe, Orderly e Regular Migration Champion, il Bangladesh ha un impegno proattivo nell’affrontare le migrazioni e tutelare i diritti dei migranti, allineandosi agli obiettivi strategici dell’OIM.
Le Conseguenze dei Conflitti e delle Crisi Economiche
Il potere distruttivo della guerra in Ucraina e gli impatti devastanti dell’invasione di Gaza sono esempi recenti di come i conflitti possano ridefinire i numeri delle migrazioni. L’invasione dell’Ucraina ha segnato una brusca fine di 30 anni di globalizzazione e cooperazione internazionale, portando insicurezza alimentare ed energetica e ledendo il diritto internazionale.
Nel 2022, il numero di sfollati nel mondo ha raggiunto i 117 milioni, con 71,2 milioni di persone sfollate all’interno dei propri Paesi d’origine. Nel 2020, 4,1 milioni di persone hanno richiesto asilo, cifra che è salita a 5,4 milioni nel 2022. Le migrazioni sono fondamentali per lo sviluppo e la storia umana, e il rapporto dell’OIM insiste nel ridefinire il ruolo delle migrazioni nella storia, contrastando la disinformazione e la politicizzazione del fenomeno.
Le Proiezioni Future e le Sfide Economiche
Le proiezioni attuali indicano che il numero di migranti climatici, sia interni ai Paesi d’origine che esterni, potrebbe arrivare a 216 milioni entro il 2050. I migranti climatici si muovono a causa di eventi estremi improvvisi e processi lenti di degrado ambientale che influenzano i sistemi alimentari e di approvvigionamento. Questi effetti si sommano a guerre, crisi economiche e fenomeni globali come la pandemia di Covid-19.
Tra il 2020 e il 2022, le rimesse internazionali sono aumentate del 650%, passando da 128 miliardi a 831 miliardi di dollari. Una parte significativa di queste rimesse, circa 647 miliardi, è stata inviata nei Paesi a basso e medio reddito, rappresentando una fetta importante del PIL e superando gli investimenti diretti per lo sviluppo.
Bullet Executive Summary
In conclusione, le migrazioni sono una parte essenziale della storia umana e un fenomeno complesso influenzato da molteplici fattori, tra cui i cambiamenti climatici, i conflitti e le crisi economiche. Le proiezioni future indicano un aumento significativo dei migranti climatici entro il 2050, sottolineando l’importanza di un’azione incisiva per affrontare queste sfide globali.
Nozione base: Le migrazioni sono spesso viste come un problema, ma è fondamentale riconoscere il loro ruolo nel promuovere la crescita economica e lo sviluppo umano. Le rimesse inviate dai migranti ai loro Paesi d’origine rappresentano una fonte cruciale di reddito e sviluppo.
Nozione avanzata: I cambiamenti climatici non influenzano solo le migrazioni, ma anche la sicurezza alimentare e la stabilità sociale. L’innalzamento del livello dei mari, la siccità e il degrado dei territori sono processi lenti ma devastanti che richiedono una risposta globale coordinata per mitigare i loro effetti e prevenire ulteriori crisi migratorie.
Riflettendo su questi temi, è chiaro che le migrazioni non sono solo una questione di spostamento di persone, ma un fenomeno interconnesso con le dinamiche globali di sviluppo, sicurezza e sostenibilità.
- Strategia dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni sulla migrazione, ambiente e cambiamento climatico dal 2021 al 2030
- Il Global Compact on Safe, Orderly and Regular Migration, accordo intergovernativo per la gestione della migrazione
- Policy del governo del Bangladesh sulla gestione delle migrazioni e tutela dei diritti dei lavoratori migranti