Tragedia: pensionati argentini ridotti alla fame dalle politiche di Milei

Davanti al Congresso argentino, le proteste dei pensionati, iniziate nel 2020, si sono intensificate a causa dei drastici tagli imposti dal governo di Javier Milei. Questi tagli hanno ridotto il potere d’acquisto delle pensioni a un settimo del loro valore originario in soli cinque anni, spingendo un numero crescente di anziani sotto la soglia di povertà. Si stima che un pensionato su quattro viva in condizioni di indigenza, un aumento del 500% rispetto al 2017.

La Crisi Previdenziale e le Proteste

Le manifestazioni, soprannominate “marchas de los miércoles”, sono diventate un appuntamento fisso per esprimere il dissenso contro le politiche economiche che penalizzano i pensionati. Nora Biaggio, del Plenario dei Pensionati, ha sottolineato come molti anziani siano costretti a cercare lavoro per sopravvivere, dato che le pensioni attuali coprono solo un quarto del paniere necessario per la terza età. Ad aprile, i pensionati riceveranno 355.000 pesos, mentre il minimo stimato per vivere dignitosamente è di 1.2 milioni di pesos.
Con l’arrivo di Milei, la situazione è ulteriormente peggiorata. Il 25% dei tagli al bilancio, necessari per raggiungere il pareggio, ha colpito direttamente i pensionati. Il presidente ha opposto il proprio veto a una normativa che avrebbe garantito un modesto aumento alle pensioni più basse, bollò i legislatori come dilapidatori di risorse pubbliche. Le proteste sono cresciute, chiedendo il ripristino dei sussidi per i farmaci e una formula di adeguamento automatico delle pensioni all’inflazione. Si discute anche di un aumento dell’età pensionabile e della privatizzazione del sistema previdenziale.

Repressione e Solidarietà

Il governo ha trasformato le manifestazioni in un banco di prova per il piano di gestione delle proteste della ministra Bullrich. La repressione e la solidarietà si intrecciano: le autorità hanno testato la gestione delle proteste attraverso le manifestazioni dei pensionati. Ormai, vedere immagini di pensionati allontanati con la forza dalle autorità è diventata una scena fin troppo comune. In marzo, la fotografia di un uomo anziano colpito con un manganello da un agente di polizia ha indignato l’opinione pubblica, spingendo i supporter del Chacarita a partecipare alle proteste. La spinta si è diffusa, con i gruppi di tifosi organizzati che hanno dato vita a una mobilitazione a livello nazionale per i pensionati, soppressa con brutalità. Felipe Bertola, di Identidad Pincharrata, ha dichiarato che i tifosi hanno partecipato per sostenere le legittime rivendicazioni del popolo argentino, sottolineando che un giorno anche loro saranno pensionati.

Il 12 marzo, durante una manifestazione, si sono verificati scontri violenti con la polizia, causando almeno venti feriti e oltre cento arresti. Un giornalista, Pablo Grillo, è stato gravemente ferito da un proiettile. I manifestanti lanciavano pietre, mentre le forze dell’ordine replicavano con idranti e gas lacrimogeni.

La Voce dei Pensionati e le Proposte

I pensionati argentini sono tra i più colpiti dalle misure di austerità, aggravate da una cronica inflazione che nel 2023 ha raggiunto il 211%. Nonostante l’indicizzazione mensile delle pensioni minime all’inflazione, l’aumento del costo dei farmaci e la svalutazione della moneta hanno reso la situazione insostenibile.

L’Organización Comunista Militante ha condannato la violenza contro i manifestanti, sottolineando la determinazione dei pensionati nella lotta contro il regime. La pensione minima è di soli 285 dollari al mese, e molti pensionati non raggiungono i 30 anni di contributi necessari per la pensione. I tifosi di calcio si sono uniti alle proteste, ispirati dalla solidarietà di classe e dalle parole di Diego Maradona a sostegno dei pensionati.

Un Futuro Incerto e la Necessità di Agire

La cancellazione della moratoria sulle pensioni e la mancanza di adeguati sussidi per i farmaci hanno esacerbato la crisi. Secondo Eugenio Semino, i criteri del governo per i rimborsi dei medicinali sono “grotteschi”, e la privazione di farmaci salvavita sta portando alla morte molti anziani. Le proteste dei pensionati sono diventate un simbolo dell’opposizione, in un paese altamente polarizzato.

Riflessioni Finali: Un Sistema al Limite

La situazione dei pensionati in Argentina è un campanello d’allarme per la sostenibilità dei sistemi pensionistici moderni. La combinazione di inflazione elevata, tagli al welfare e politiche restrittive sta mettendo a dura prova la capacità degli anziani di vivere dignitosamente. È essenziale riflettere su come garantire un futuro sicuro e stabile per i pensionati, proteggendoli dalla povertà e dalla marginalizzazione.
Una nozione base da considerare è che i sistemi pensionistici devono essere resilienti e adattabili ai cambiamenti economici e demografici. Un concetto più avanzato è l’importanza di un approccio integrato che combini politiche economiche, sociali e sanitarie per affrontare le sfide dell’invecchiamento della popolazione.
Riflettiamo: cosa possiamo fare, come individui e come società, per garantire che i nostri anziani vivano una vita dignitosa e sicura? Quali sono le responsabilità dei governi e delle istituzioni nel proteggere i diritti dei pensionati? La risposta a queste domande determinerà il futuro del nostro sistema di welfare e la qualità della vita delle generazioni future.