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- La Salvia haenkei ha dimostrato di prolungare l'aspettativa di vita negli studi preclinici con un miglioramento del 30% nei parametri di invecchiamento.
- I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Aging, attestando le potenti proprietà senoterapeutiche dell'estratto botanico.
- La ricerca è stata finanziata dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea e da altri enti, garantendo un solido supporto scientifico.
La ricerca scientifica ha recentemente fatto un significativo passo avanti nel campo dell’anti-invecchiamento grazie a un team di scienziati padovani. Alla base di questa scoperta rivoluzionaria vi è un estratto botanico di Salvia haenkei, una pianta che cresce ad altitudini elevate nelle valli andine del Sudamerica e che è comunemente utilizzata in cosmetica. I benefici di questa pianta dai fiori rossi, soprannominata “salvia gambero”, vanno oltre la cura della pelle. Studi preclinici condotti a Padova hanno attestato le sue potenti proprietà senoterapeutiche, capaci di rallentare l’invecchiamento delle cellule in diversi tessuti.
Dopo una fase preclinica sugli animali, l’estratto è ora pronto per essere testato sull’uomo. Lo studio è stato condotto da scienziati dell’Università di Padova e del VIMM (Istituto Veneto di Medicina Molecolare), in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Oncologica, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Aging. Questa scoperta è destinata a dare nuovi stimoli alla ricerca anti-invecchiamento, in un contesto in cui il numero crescente di individui anziani rende il contrasto dell’invecchiamento una priorità per il sistema sanitario.
La Salvia Haenkei: Un Elisir di Giovinezza
L’estratto botanico di Salvia haenkei ha dimostrato di poter prolungare l’aspettativa di vita negli studi preclinici. Andrea Alimonti, docente di medicina all’Università di Padova e scienziato presso l’Istituto di Ricerca Oncologica e il VIMM, afferma che il trattamento con l’estratto disciolto nell’acqua ha aumentato la sopravvivenza degli animali trattati rispetto a quelli non trattati, migliorando i parametri di invecchiamento.
La preparazione dell’estratto è complessa e richiede un processo di estrazione, caratterizzazione e titolazione standardizzato, come spiega Monica Montopoli del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova e ricercatrice presso il VIMM. Questo processo garantisce la riproducibilità indispensabile per studi sugli effetti biologici. L’obiettivo finale degli studi è sviluppare terapie sicure ed efficaci che agiscano sui processi biologici alla radice dei disturbi legati all’invecchiamento, non solo sui sintomi.
Implicazioni e Prospettive Future
Il trattamento con l’estratto di Salvia haenkei ha mostrato miglioramenti nei parametri di invecchiamento in diversi tessuti. Sara Zumerle e Miles Sarill, primi autori dello studio, spiegano che il trattamento ha diminuito i sintomi legati all’età nei muscoli, nei reni, nella pelle e nei polmoni dei topi anziani, riducendo i marker di senescenza cellulare nei tessuti analizzati.
Le ricadute positive dell’estratto potrebbero estendersi anche all’invecchiamento cellulare indotto dalla chemioterapia. La senescenza causata dal trattamento con doxorubicina, un farmaco anticancro, è stata mitigata dall’estratto di Salvia haenkei. Questo lavoro degli scienziati padovani è stato reso possibile grazie al finanziamento del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, alla sovvenzione delle azioni Marie Curie a Padova, al contributo dell’azienda farmaceutica IBSA e al finanziamento Sinergia del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica.
I risultati dello studio hanno recentemente avviato un progetto di valutazione della sicurezza e dell’efficacia della terapia su soggetti sani, in collaborazione con IBSA e l’ospedale di Lugano.
Bullet Executive Summary
La scoperta di una nuova terapia anti-invecchiamento basata sull’estratto di Salvia haenkei rappresenta un importante passo avanti nella ricerca scientifica. Questo estratto botanico ha dimostrato di poter rallentare l’invecchiamento cellulare e migliorare i parametri di invecchiamento in diversi tessuti. La preparazione dell’estratto è complessa ma garantisce la riproducibilità necessaria per studi sugli effetti biologici. Le ricadute positive potrebbero estendersi anche all’invecchiamento cellulare indotto dalla chemioterapia. La ricerca è stata finanziata da vari enti e ha avviato un progetto di valutazione su soggetti sani.
*Nozione base: L’invecchiamento è un processo biologico complesso che coinvolge molteplici fattori genetici e ambientali. La ricerca di terapie che possano rallentare questo processo è fondamentale per migliorare la qualità della vita degli anziani e ridurre l’incidenza di malattie legate all’età.
Nozione avanzata:* La senescenza cellulare è uno dei principali meccanismi alla base dell’invecchiamento. Le cellule senescenti smettono di dividersi e rilasciano segnali infiammatori che possono danneggiare i tessuti circostanti. Terapie che mirano a eliminare queste cellule o a ridurne l’attività infiammatoria potrebbero rappresentare una svolta nella lotta contro l’invecchiamento e le malattie correlate.