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- Il declino cognitivo colpisce circa 2 milioni di persone in Italia, con 4 milioni di familiari coinvolti.
- Quasi il 24,3% della popolazione italiana è over 65 e 4 milioni sono ultraottantenni.
- La solitudine può ridurre la durata della vita fino al 25-26%, simile agli effetti dell'obesità o del tabagismo.
Il declino cognitivo, che si manifesta in soggetti di età avanzata, è caratterizzato da una progressiva perdita dell’autonomia cerebrale. Questo fenomeno può iniziare con la perdita di memoria e progredire fino alla riduzione di altre funzioni cognitive, come la capacità progettuale e la relazione con le persone, arrivando infine alla demenza conclamata. La demenza comporta una perdita di autonomia motoria e la capacità di riconoscere gli altri. In Italia, il declino cognitivo e la demenza interessano circa 2 milioni di persone, con circa 4 milioni di familiari coinvolti.
Il declino cognitivo è il risultato di fattori complessi e interconnessi, che non sono sempre modificabili. Questi includono la genetica, i fattori ambientali e gli stili di vita. Tuttavia, esistono “buone pratiche” che possono aiutare a invecchiare in salute, un aspetto cruciale sotto i profili sociali, sanitari ed economici, soprattutto in un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione italiana. Attualmente, quasi un cittadino su quattro in Italia è over 65 (24,3%) e 4 milioni sono ultraottantenni.
Strategie di prevenzione del declino cognitivo
Le strategie di prevenzione del declino cognitivo sono fondamentali per un invecchiamento in salute. Tra i fattori chiave vi sono l’attitudine relazionale, l’attività fisica, gli stili di vita sani e una sana alimentazione. Il contrasto della solitudine è particolarmente importante, poiché la solitudine può ridurre la durata della vita fino al 25-26%. È altrettanto importante la prevenzione e la cura di patologie che possono concorrere alla comparsa del declino cognitivo, come il diabete, le malattie cardiovascolari e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
L’impegno concreto per promuovere l’invecchiamento in salute è cruciale affinché l’anziano si senta parte integrante della società e possa offrire un contributo attivo alla comunità. Il Manifesto Europeo contro l’Ageismo, promosso dalla Fondazione Longevitas e firmato da 21 società scientifiche, è stato presentato recentemente. Inoltre, la Legge Regionale approvata nel 2021 per la promozione dell’invecchiamento attivo, annunciata dalla Consigliera Regionale Marietta Tidei, ha previsto l’attivazione di un fondo per risarcire gli anziani vittime di truffa.
Il ruolo della solitudine e delle buone pratiche
La solitudine è un importante fattore di rischio per il declino cognitivo. Spesso sottovalutata, la solitudine può impattare significativamente sulla vita delle persone anziane, accorciandone la durata fino al 25-26%, al pari di patologie gravi come l’obesità o il tabagismo. La solitudine può predisporre alla depressione, associata al suicidio, e favorire l’insorgenza di patologie cardiovascolari, diabete e tumori.
Le buone pratiche per invecchiare in salute includono stili di vita sani, attività fisica regolare, un’attitudine relazionale positiva e una corretta alimentazione. È importante contrastare l’eccesso di peso e la disidratazione, riducendo il consumo di alcol e grassi. La prevenzione e la cura di malattie come le malattie cardiovascolari, il diabete e la BPCO sono fondamentali per prevenire il declino cognitivo.
Educare alla salute per invecchiare in salute
Il capitolo del manuale per operatori “Educare alla Salute e all’Assistenza”, curato da Marco Trabucchi, propone indicazioni divulgative fondate sui risultati della ricerca bio-medica su come “invecchiare bene”. Questo materiale è utile per gli operatori e per tutti coloro che leggono il manuale, poiché fornisce indicazioni tecniche per mantenere corpo e mente nella migliore condizione possibile per affrontare gli anni compatibilmente con l’età.
Non è facile invecchiare bene, ma è possibile con progetti chiari e serenità. L’invecchiamento in salute è un processo complesso che richiede un impegno serio per mantenere il corpo e la mente in buona salute. È importante evitare comportamenti errati che accelerano l’evoluzione del tempo e adottare stili di vita sani. La prevenzione e la cura delle malattie, l’attività fisica regolare e una corretta alimentazione sono fondamentali per invecchiare bene.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il declino cognitivo è un fenomeno complesso che colpisce milioni di persone anziane in Italia e nel mondo. Tuttavia, esistono strategie di prevenzione e buone pratiche che possono aiutare a invecchiare in salute. È fondamentale promuovere un invecchiamento attivo e sano, contrastare la solitudine e adottare stili di vita sani. La prevenzione e la cura delle malattie, l’attività fisica regolare e una corretta alimentazione sono essenziali per mantenere il corpo e la mente in buona salute.
Nozione base: L’invecchiamento in salute non riguarda solo l’assenza di malattie, ma anche la capacità di mantenere un buon livello di autonomia e qualità della vita. Adottare stili di vita sani, mantenere relazioni sociali attive e prevenire la solitudine sono aspetti fondamentali per un invecchiamento in salute.
Nozione avanzata: La resilienza, ovvero la capacità di adattarsi positivamente alle difficoltà e ai cambiamenti, è un fattore chiave per un invecchiamento in salute. La resilienza può essere coltivata attraverso la costruzione di reti sociali solide, l’adozione di un atteggiamento positivo e la pratica di attività che stimolano la mente e il corpo.
- Approfondimento sul Manifesto Europeo contro l'Ageismo, iniziativa della Fondazione Longevitas per promuovere l'invecchiamento in salute e contrastare la discriminazione basata sull'età.
- Sito ufficiale del Consiglio Regionale del Lazio, pagina dedicata alla norma finanziaria sulla proposta di legge sull'invecchiamento attivo
- Testo della legge regionale del Lazio sulla promozione dell'invecchiamento attivo