Scopri come il convegno di Siracusa ridefinisce la salute degli anziani

Il 21 e 22 febbraio 2025, Siracusa ospiterà le “Giornate Siciliane di Geriatria e Gerontologia”, un evento di grande rilevanza per il settore sanitario, organizzato dal Dr. Alfio Cimino. Questo convegno, che si terrà presso l’hotel Parco delle Fontane, rappresenta un’importante occasione per discutere delle sfide e delle opportunità legate all’invecchiamento della popolazione. Con un’età media in crescita esponenziale, l’Italia si trova di fronte a una necessità impellente di politiche mirate per gestire l’invecchiamento e promuovere la sostenibilità dei sistemi di assistenza socio-sanitaria. Attualmente, oltre il 24% della popolazione italiana ha più di 65 anni, un dato che sottolinea l’urgenza di un’attenzione particolare verso le esigenze degli anziani.

Ageismo e Sfide Sanitarie

Il convegno si concentrerà su un argomento di notevole importanza: l’ageismo, cioè quella forma di discriminazione nei confronti degli individui più anziani nel contesto sanitario. Attualmente, quattro persone su dieci nella terza età, a livello globale, si vedono negate le migliori possibilità terapeutiche semplicemente per il fatto di essere considerati troppo vecchi. Questa realtà costituisce un’autentica lesione ai diritti civili e sociali della popolazione anziana; è imperativo garantire loro accesso a servizi sanitari d’eccellenza. La geriatria emerge come la disciplina medica del futuro dedicata alla salvaguardia della salute senior; gli anziani rappresentano infatti le fondamenta delle nostre famiglie oltre a conservare una significativa parte della memoria collettiva del nostro vivere sociale. Nel corso dell’incontro si avrà modo di ascoltare specialisti in geriatria analizzare le diverse problematiche sanitarie che colpiscono questa fascia d’età vulnerabile: tra esse vi sono demenze e affezioni cardiovascolari ma anche disturbi comportamentali spesso trascurati.

Un Sistema Sanitario Ad Hoc per gli Anziani

All’interno del prossimo incontro si discuterà inoltre dell’istituzione del Sistema Nazionale Anziani Non Autosufficienti (Snaa), concepito come risposta alle malattie croniche dal punto di vista dell’assistenza sociale piuttosto che da quello sanitario. Tale evoluzione, derivante dalle disposizioni del PNRR, ha suscitato timori fra le associazioni impegnate nella difesa dei diritti sanitari degli over 65. La recente legge delega 33/2023, approvata nel mese di marzo scorso, non solo ha imposto questi aggiornamenti ma ha altresì acceso il dibattito sui diritti imprescindibili degli anziani stessi. L’evento costituirà quindi una preziosa opportunità per analizzare tali questioni ed esplorare ulteriori modalità terapeutiche e protocolli clinici volti ad ottimizzare la qualità della vita dei soggetti più vulnerabili nella nostra società.

Conclusioni e Riflessioni sul Futuro della Geriatria

Il settore della geriatria si trova dinanzi a una sfida straordinaria: la necessità di fornire assistenza sanitaria appropriata in un contesto caratterizzato da un progressivo invecchiamento demografico. Attualmente, nel continente europeo, più di 100 milioni di persone appartengono alla fascia d’età avanzata; specificamente in Italia oltre il 23% degli abitanti sono anziani. Proiezioni future suggeriscono che nei prossimi venti o venticinque anni tale percentuale salirà fino al 28-30%. È dunque imperativo che i governi globali riconoscano il loro dovere etico e si attivino per affrontare questo cambiamento demografico attraverso l’espansione delle infrastrutture sanitarie e l’introduzione di nuove professioni nel campo della salute pubblica; un esempio può essere rappresentato dalla figura del geriatra familiare, per accompagnare le famiglie nell’accudimento degli anziani malati.

La nozione di base che emerge da questo convegno è l’importanza di un sistema sanitario che rispetti i diritti degli anziani e garantisca loro un’assistenza di qualità. La questione dell’invecchiamento demografico non si limita soltanto al settore della sanità; essa implica anche considerevoli implicazioni sociali ed economiche. Pertanto, appare imprescindibile che le politiche pubbliche si riorganizzino per affrontare questo nuovo scenario, incentivando la sostenibilità dei servizi assistenziali affinché non vi siano anziani lasciati ai margini.
Analizzando ulteriormente il tema da una prospettiva più innovativa, emerge chiaramente quanto l’innovazione tecnologica possa esercitare un ruolo chiave nel potenziare le modalità di assistenza rivolte agli individui over 65. Soluzioni quali telemedicina, assieme ai moderni dispositivi indossabili, possono consentire nuovi metodi per seguire attivamente la salute degli anziani e personalizzare le terapie richieste. È fondamentale tuttavia porre attenzione affinché queste tecnologie risultino accessibili a tutti gli utenti coinvolti, integrandosi in maniera armoniosa all’interno di strutture sanitarie orientate prioritariamente alla salvaguardia della dignità e del welfare senior.