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- Identificati 64 geni che influenzano l'invecchiamento cerebrale grazie all'analisi di 39.000 scansioni cerebrali.
- Esaminati 466 composti chimici, con 29 molecole selezionate per il loro potenziale terapeutico.
- 13 farmaci attualmente disponibili mostrano risultati promettenti, inclusa la rapamicina e l'idrocortisone.
Scoperte Genetiche e Invecchiamento Cerebrale
Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha compiuto passi significativi nella comprensione dei meccanismi genetici che influenzano l’invecchiamento cerebrale. Un recente studio condotto dalla Zhejiang University in Cina ha identificato 64 geni che giocano un ruolo cruciale nel determinare la rapidità con cui il cervello invecchia. Questa scoperta, pubblicata su Science Advances, è stata resa possibile grazie all’analisi di 39.000 scansioni cerebrali provenienti dalla UK Biobank, un vasto database che raccoglie informazioni genetiche e mediche di mezzo milione di individui.
Il team di ricerca ha utilizzato modelli di deep learning per analizzare le scansioni cerebrali e determinare il cosiddetto brain age gap, ovvero il divario tra l’età cronologica e quella biologica del cervello. Questo divario può influenzare significativamente le capacità cognitive di un individuo. Tra i 64 geni identificati, sette sono risultati particolarmente influenti, orchestrando processi come la morte cellulare e la coagulazione del sangue.
Possibili Terapie e Farmaci Promettenti
Una volta identificati i geni chiave, i ricercatori hanno esaminato 466 composti chimici, alcuni dei quali già approvati come farmaci, per valutare il loro potenziale nel contrastare l’invecchiamento cerebrale. Tra questi, 29 molecole sono state selezionate per la loro capacità di agire su questi geni, con 13 farmaci già disponibili sul mercato che mostrano risultati promettenti.
Di particolare rilevanza sono la rapamicina, attualmente sotto osservazione per i suoi effetti nel posticipare l’invecchiamento delle ovaie, e l’idrocortisone, un noto corticosteroide con ampie proprietà antinfiammatorie. Questi farmaci potrebbero rappresentare una nuova frontiera nella lotta contro il declino cognitivo legato all’età.
Il Ruolo dello Stile di Vita
Nonostante le scoperte genetiche, è fondamentale sottolineare che la genetica non è l’unico fattore determinante nell’invecchiamento cerebrale. Abitudini di vita come tabagismo, utilizzo di bevande alcoliche e livelli di attività fisica possono avere un profondo impatto sulla salute neurologica. Questi elementi possono influenzare la capacità del cervello di restare giovane e funzionante nel tempo.
Gli scienziati sottolineano l’importanza di un approccio olistico che combini terapie farmacologiche con modifiche dello stile di vita per ottenere i migliori risultati nella prevenzione del declino cognitivo.
Prospettive Future nella Ricerca sull’Invecchiamento Cerebrale
Le scoperte recenti aprono nuove prospettive per la ricerca sull’invecchiamento cerebrale. Tuttavia, è necessario un ulteriore lavoro per comprendere appieno come questi geni interagiscano con altri fattori biologici e ambientali. Gli studi futuri potrebbero concentrarsi sull’identificazione di ulteriori geni coinvolti e sull’esplorazione di nuove terapie che possano rallentare o invertire il processo di invecchiamento cerebrale.
Per approfondire:
Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
