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La prevenzione delle malattie croniche: scopri come vivere più a lungo e in salute

Montecatini Terme ospita esperti internazionali per discutere l'importanza dello stile di vita nella prevenzione delle malattie croniche e promuovere la longevità in salute.
  • Montecatini Terme ha ospitato un convegno internazionale con focus sulla prevenzione delle malattie croniche.
  • In Italia, quasi la totalità degli over 65 soffre di almeno una malattia cronica, e più della metà di due o più malattie croniche.
  • Nel mondo, il numero di persone con più di 60 anni è destinato a raddoppiare entro il 2025, raggiungendo 1,2 miliardi.
  • Il 70-80% delle risorse sanitarie mondiali è speso per la gestione delle malattie croniche, che nel 2020 rappresenteranno l’80% di tutte le patologie nel mondo.

Montecatini Terme è stata recentemente al centro di un importante convegno organizzato dall’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO) presso l’Hotel Adua e Regina di Saba. Sotto l’egida dell’Unesco, il convegno ha visto la partecipazione di illustri scienziati internazionali, tra cui il professor Luigi Fontana, che hanno approfondito il ruolo chiave dello stile di vita nella prevenzione delle malattie croniche e delle loro complicanze.

La città di Montecatini, con la sua vocazione storica al benessere, si è rivelata il luogo ideale per discutere di questi temi. Il fenomeno globale dell’invecchiamento della popolazione e la diffusione di stili di vita scorretti hanno causato un incremento delle malattie croniche e delle disabilità. L’Italia, con la seconda popolazione più anziana al mondo dopo il Giappone, non può ignorare la necessità di promuovere la longevità in salute. Attualmente, quasi la totalità degli over 65 soffre di almeno una malattia cronica e più della metà di due o più malattie croniche. I tassi di obesità sono aumentati negli ultimi 20 anni, parallelamente ai disturbi metabolici correlati.

Il dottor Antonio Montalto, gastroenterologo e promotore dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di instaurare una rivoluzione culturale che porti a un passaggio da un sistema sanitario reattivo a uno proattivo, promuovendo la salute cronica.

Invecchiare: Un Privilegio e una Sfida per la Società

L’invecchiamento è un privilegio e una meta della società moderna, ma rappresenta anche una sfida significativa con un impatto su molti aspetti della società del XXI secolo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2000 c’erano circa 600 milioni di persone con più di 60 anni nel mondo. Questo numero è destinato a raddoppiare entro il 2025, raggiungendo 1,2 miliardi, e a triplicare entro il 2050, con 2 miliardi di anziani. Le donne, che vivono più a lungo degli uomini, rappresentano una parte significativa di questa popolazione anziana.

In Europa e in altre regioni sviluppate, una persona su cinque ha più di 60 anni, mentre in Africa e in altre aree in via di sviluppo il rapporto è di una su venti. Tuttavia, il processo di invecchiamento della popolazione è più rapido nei paesi sviluppati, che hanno meno tempo per adottare misure adeguate alle conseguenze dell’aumento della popolazione anziana. Questo aumento è accompagnato da un incremento delle malattie non trasmissibili come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’Alzheimer, le patologie neurodegenerative, i tumori e le malattie polmonari croniche ostruttive.

Le malattie croniche impongono un peso elevato sia in termini di salute che economici, con una lunga durata delle malattie, una diminuzione della qualità della vita e costi elevati per le cure. Secondo l’Istat, nel 2001 in Italia c’erano circa 10 milioni e mezzo di ultra65enni, un numero che è salito a circa 11 milioni e mezzo nel 2006.

Malattie Croniche e Invecchiamento in Salute

Le malattie croniche non trasmissibili affliggono 24 milioni di persone in Italia, con un impatto significativo sulla qualità e l’attesa di vita della popolazione. Queste condizioni colpiscono tutte le fasi della vita, ma i segmenti più frequentemente colpiti sono gli anziani, con oltre l’85% degli ultra75enni e le donne, in particolare dopo i 55 anni. È essenziale migliorare le conoscenze sui meccanismi e i fattori di rischio per lo sviluppo di malattie croniche, nonché sulle possibili strategie e programmi per la prevenzione e il trattamento, al fine di garantire un invecchiamento in salute.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è impegnato su diversi fronti: dallo studio dei fattori di rischio per le malattie croniche all’identificazione di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce e il trattamento. L’ISS si occupa anche dello studio dell’efficacia e della sicurezza di nuove tecnologie biomediche per il trattamento delle malattie cardiovascolari, del monitoraggio delle malattie autoimmuni e delle malattie endocrino-metaboliche come il diabete mellito e le malattie tiroidee.

Un aspetto cruciale è l’educazione alla salute (Health Literacy) e la creazione di un sistema per la condivisione e la standardizzazione degli indicatori dello stato di salute della popolazione europea in aree a rischio.

Dalla Longevità all’Invecchiamento Sano: Le Sfide della Prevenzione

Uno degli obiettivi principali dell’invecchiamento della popolazione è la compression of disease, un’azione che si sviluppa su tre fronti: prevenzione primaria per posticipare l’inizio delle malattie croniche, prevenzione secondaria per prevenire ricadute e riacutizzazioni delle malattie e prevenzione terziaria per preservare l’autonomia dell’anziano. Il professor Fabrizio Faggiano, epidemiologo e docente di igiene dell’Università del Piemonte Orientale, ha sottolineato l’importanza della prevenzione nell’AGING Project.

Il progresso della medicina ha prolungato gli anni di vita, ma raramente coincide con un prolungamento degli anni di vita in buona salute e in autonomia. La prevenzione è fondamentale per posticipare l’esordio delle malattie croniche e per ridurre le ricadute, preservando così la qualità della vita e l’autonomia degli anziani.

L’adozione di stili di vita sani, come smettere di fumare, riduce il rischio di tumori e malattie cardiovascolari anche dopo i 70 anni. Interventi preventivi personalizzati nella terza età potrebbero migliorare la qualità della vita e l’aspettativa di vita. L’Infermieristica di Famiglia e di Comunità potrebbe svolgere un ruolo importante nel garantire questi interventi.

Secondo il Piano Nazionale della Cronicità, il 70-80% delle risorse sanitarie mondiali è speso per la gestione delle malattie croniche, che nel 2020 rappresenteranno l’80% di tutte le patologie nel mondo. Il Piano Nazionale della Cronicità è una reazione di adattamento alla crisi dell’invecchiamento della popolazione, che modifica gli equilibri economici del sistema sanitario.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio multidisciplinare e proattivo. La prevenzione delle malattie croniche attraverso stili di vita sani, diagnosi precoce e interventi personalizzati è fondamentale per garantire una longevità in salute. Il ruolo delle istituzioni sanitarie, come l’Istituto Superiore di Sanità, è cruciale nello sviluppo di strategie efficaci per affrontare questa sfida.

Invecchiare in salute non è solo un obiettivo individuale, ma un imperativo sociale che richiede un impegno collettivo. La transizione demografica rischia di caricare il peso della malattia e della disabilità sulle spalle di pochi giovani, rendendo essenziale un investimento nella promozione della salute e nella prevenzione.

Una nozione base di invecchiamento e cura è che l’adozione di stili di vita sani, come una dieta equilibrata e l’attività fisica regolare, può ridurre significativamente il rischio di malattie croniche e migliorare la qualità della vita. Una nozione avanzata è che la prevenzione terziaria, che include interventi di lifestyle medicine e modelli di assistenza integrata, può non solo migliorare la prognosi delle malattie conclamate ma anche ridurre le ospedalizzazioni e preservare l’autonomia funzionale degli anziani.

Riflettiamo insieme: come possiamo, a livello personale e comunitario, contribuire a un invecchiamento in salute? Quali cambiamenti possiamo adottare oggi per garantire una migliore qualità della vita domani?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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