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- Il progetto di invecchiamento attivo è iniziato il 10 ottobre, offrendo attività gratuite.
- Claudia Gatteschi sottolinea il valore sociale degli incontri, promuovendo amicizie tra generazioni diverse.
- Il progetto proseguirà fino a gennaio 2025, coinvolgendo nuovi partecipanti e creando una società più inclusiva.
Isabella, una donna di 92 anni residente a Figline Valdarno, rappresenta un esempio vivente di come l’età non debba essere un limite alle passioni e alla socialità. Nonostante l’età avanzata, Isabella continua a guidare la sua auto e ha riscoperto una passione per il cucito, creando i propri vestiti e accessori. Questa rinascita creativa è accompagnata da una tradizione irrinunciabile: la colazione domenicale al bar con le amiche. Recentemente, Isabella ha iniziato a condividere questa tradizione con nuovi amici conosciuti durante gli incontri sull’invecchiamento attivo, un progetto innovativo lanciato da Nomos e finanziato dalla Società della Salute fiorentina Sud Est.
Il Progetto di Invecchiamento Attivo
Il progetto, iniziato il 10 ottobre scorso, si svolge ogni giovedì mattina presso l’Associazione Giardino di Figline Valdarno. Questo centro offre una vasta gamma di attività per anziani, dai laboratori creativi alla ginnastica, fino allo sportello psicologico. I partecipanti possono seguire sessioni che comprendono conversazioni su invecchiare, riflessioni basate su filmati e attività mnemoniche, tutte progettate per stimolare le abilità cognitive. Il gruppo è aperto e flessibile, senza iscrizioni formali o costi di adesione, permettendo a chiunque di partecipare.
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Un Ponte tra Generazioni
Claudia Gatteschi, psicologa e responsabile del progetto, sottolinea che gli incontri servono non solo per attivare le capacità cognitive, ma anche per incrementare il legame sociale e fare nascere nuove amicizie. In appena una decina di giorni, Isabella ha risposto al desiderio di amicizia dei suoi compagni, invitandoli alle sue colazioni domenicali. Un esempio emblematico di questo scambio generazionale è l’amicizia nata tra un settantenne e una giovane di 27 anni, uniti dalla passione comune per i film coreani. Questo dimostra come gli interessi condivisi possano abbattere le barriere generazionali, creando legami inaspettati e arricchenti.
Un Futuro di Opportunità
Il progetto di invecchiamento attivo proseguirà fino a gennaio 2025, offrendo ancora spazio per nuovi partecipanti. È un’opportunità unica per gli anziani di Figline Valdarno di rimanere attivi, socialmente coinvolti e di scoprire nuove passioni e amicizie. Questo tipo di iniziative non solo arricchiscono la vita degli anziani, ma contribuiscono anche a costruire una società più inclusiva e interconnessa.
Nel contesto dell’invecchiamento e della cura, è fondamentale riconoscere che l’età non deve essere vista come un limite, ma piuttosto come una fase della vita ricca di potenziale e opportunità. L’invecchiamento attivo non riguarda solo il mantenimento delle capacità fisiche e cognitive, ma anche il nutrimento delle relazioni sociali e delle passioni personali. Questo approccio olistico può migliorare significativamente la qualità della vita degli anziani, promuovendo un senso di appartenenza e realizzazione personale.
In una prospettiva più avanzata, il concetto di invecchiamento attivo può essere integrato nelle politiche sociali e sanitarie per creare ambienti che supportino la partecipazione attiva degli anziani nella società. Questo richiede un cambiamento di paradigma, dove l’invecchiamento è visto come un’opportunità per contribuire alla comunità, piuttosto che come un peso. Riflettendo su queste idee, possiamo immaginare un futuro in cui l’invecchiamento è celebrato come un periodo di crescita continua e di connessione umana.