Il g7 a Genova: innovazione e prevenzione per l’invecchiamento attivo

Il G7 Italia 2024, tenutosi a Genova l’11 e 12 luglio, ha ospitato il convegno “Healthy Active Ageing Life – Long Prevention and Innovation” presso il Palazzo Ducale. Questo evento ha segnato un passo significativo nella promozione dell’invecchiamento attivo come risorsa per la società. La Regione Liguria ha lanciato un bando da 15 milioni di euro per lo sviluppo dell’area produttiva in crisi savonese, dimostrando un impegno concreto verso l’innovazione e la prevenzione a lungo termine.

L’invecchiamento attivo è stato riconosciuto come strumento fondamentale per armonizzare la società con i mutamenti demografici, garantendo uno sviluppo sociale e sanitario sostenibile. Secondo il WHO (2002), l’invecchiamento attivo rappresenta un passaggio cruciale da una visione passiva dell’anziano a una visione di cittadino attivo, capace di partecipare pienamente al mercato del lavoro e alla vita sociale.

Strategie Internazionali per l’Invecchiamento Attivo

A livello internazionale, numerosi Paesi hanno adottato strategie innovative per promuovere l’invecchiamento attivo. L’Irlanda, ad esempio, ha presentato nel 2013 la “National Positive Ageing Strategy”, un programma adattato alle caratteristiche delle quattro regioni irlandesi, con un processo di consultazione che coinvolge comunità locali e gruppi interministeriali. Malta ha approvato la “National Strategic Policy for Active Ageing: Malta 2014-2020”, con una commissione interministeriale che assicura l’implementazione e il monitoraggio della strategia.

In Canada, la provincia del Québec ha lanciato il secondo piano d’azione 2018-2023 “Un Quebec per tutte le età”, che include 85 misure di intervento in tre macro aree: partecipazione nella comunità, vivere in salute, e creazione di un ambiente sano e sicuro. Questo piano è stato elaborato da 20 Ministeri e organismi nazionali, attraverso una governance multilivello che stabilisce titolarità di intervento e investimenti a lungo termine.

Il Contesto Italiano: Sfide e Opportunità

In Italia, il numero di over 65 è in costante aumento, con 14 milioni di persone sopra i 65 anni e 7 milioni sopra i 75 anni. Questo dato classifica l’Italia come il Paese più vecchio d’Europa. Secondo Giovanni Lamura, direttore del Centro di ricerca socioeconomica sull’invecchiamento dell’INRCA, è fondamentale valorizzare gli anziani non solo per le loro competenze lavorative ma anche per il loro contributo in settori come il volontariato e la cura dei nipoti.

L’Italia ha iniziato a muoversi in questa direzione con il Progetto di Coordinamento Nazionale delle Politiche e Interventi di Invecchiamento Attivo, che mira a costruire un quadro condiviso di azioni e iniziative sul tema dell’invecchiamento attivo. Questo progetto triennale prevede la realizzazione di linee guida per l’implementazione di politiche inerenti l’invecchiamento attivo, sviluppando un modello integrato di intervento che rafforzi la centralità territoriale e favorisca il coordinamento tra settori istituzionali, enti pubblici e privati, terzo settore e società civile.

Il Decreto Anziani: Un Passo Avanti per l’Italia

Il Decreto Legislativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 marzo scorso contiene disposizioni per promuovere la dignità, l’autonomia, l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo della popolazione anziana. Tra le misure previste, vi sono l’accesso alla valutazione multidimensionale unificata, strumenti di sanità preventiva e telemedicina a domicilio, contrasto all’isolamento e alla deprivazione relazionale e affettiva, coabitazione solidale domiciliare per anziani (senior cohousing) e coabitazione intergenerazionale.

Il decreto mira a riordinare, semplificare e rendere efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, assicurando la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine. Inoltre, promuove l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale degli anziani attraverso progetti di cohousing e senior housing, rispondendo alle esigenze di persone che, uscite dal lavoro, rischiano di perdere il contatto con la comunità.

Bullet Executive Summary

L’invecchiamento attivo rappresenta una risorsa fondamentale per la società moderna. Le esperienze internazionali e le iniziative italiane dimostrano che è possibile trasformare l’invecchiamento da un problema a un’opportunità, valorizzando le competenze e le esperienze degli anziani. La promozione dell’invecchiamento attivo non solo migliora la qualità della vita degli anziani, ma contribuisce anche alla sostenibilità del sistema di welfare e alla coesione sociale.

Nozione base: L’invecchiamento attivo è un concetto che promuove la partecipazione degli anziani alla vita sociale, economica e culturale, garantendo loro dignità, autonomia e inclusione.

Nozione avanzata: La tecnologia gioca un ruolo cruciale nell’invecchiamento attivo, offrendo strumenti per mantenere gli anziani integrati nella società e migliorare la loro qualità della vita. La telemedicina, ad esempio, può fornire assistenza sanitaria a domicilio, riducendo l’isolamento e migliorando l’accesso alle cure.

In conclusione, l’invecchiamento attivo è una sfida che richiede l’impegno di tutti: istituzioni, aziende, società civile e anziani stessi. Solo attraverso un approccio integrato e coordinato sarà possibile costruire una società inclusiva e sostenibile per tutte le età.