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- Il costo dell'inazione su problemi globali come il cambiamento climatico e l'invecchiamento della popolazione ammonta a circa 66 mila miliardi di dollari all'anno.
- Questa cifra rappresenta il 63% del PIL globale e potrebbe raggiungere quasi 1,1 milioni di miliardi di dollari nei prossimi trent'anni.
- Quasi 8 italiani su 10 ritengono che le sfide odierne siano più complicate rispetto al passato, e meno della metà hanno fiducia nelle politiche internazionali attuali.
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Costo dell’inazione: un fardello insostenibile
Un’attenta disamina del report Deloitte “Globalizzare la solidarietà” rivela che la mancanza di azione in ambiti critici come il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione e la distribuzione iniqua della ricchezza costa enormemente, con un valore stimato annualmente a circa 66 mila miliardi di dollari. Questa cifra, che rappresenta approssimativamente il 63% del PIL globale, sarà discussa nel convegno “Giubileo 2025 – 100 giorni all’apertura della Porta Santa,” organizzato oggi nella sede di Deloitte. All’evento interverranno illustri rappresentanti istituzionali, tra cui il Ceo di Deloitte Central Mediterranean, Fabio Pompei, oltre a eminenti esponenti della Chiesa e del governo italiano.
Il rapporto di Deloitte evidenzia nettamente le ingenti spese derivanti dall’immobilismo verso questioni sociali di vitale importanza. Secondo il documento, il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione, la disparità economica, i conflitti, le emergenze sanitarie, la povertà e il basso tasso di alfabetizzazione sono alcune delle principali sfide della società odierna. Affrontare queste sfide non è solo una questione etica: i costi per ignorarle arrivano a circa 66 mila miliardi di dollari all’anno, più del 60% del PIL mondiale. Il report avverte che l’inazione potrebbe comportare un onere complessivo di quasi 1,1 milioni di miliardi di dollari nei prossimi trent’anni. Tale proiezione sottolinea l’estrema urgenza per intervenire sulle problematiche moderne, in quanto l’inerzia comporterebbe un drastico incremento delle spese sociali e dei danni economici.
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L’importanza di un intervento immediato
Ricavare la necessità di un’azione preventiva è essenziale, non solo per proteggere il presente ma anche per assicurare un futuro sostenibile. Studi precedenti suggeriscono già i vantaggi economici di investimenti diretti nelle tecnologie verdi, nell’istruzione e nelle politiche sociali. L’urgenza di un’azione concertata a livello globale è pertanto improrogabile per gestire e ridurre gli effetti di tali sfide, garantendo di conseguenza una qualità di vita migliore per le generazioni future.
L’analisi effettuata da Deloitte va oltre la semplice evidenziazione dei costi derivanti dall’inerzia, esaminando anche la percezione della popolazione riguardo a questi problemi. Il rapporto rivela che, in un contesto globale complicato, una significativa percentuale della popolazione, specialmente italiano, trova difficile risolvere le sfide odierne. Ad esempio, quasi 8 italiani su 10 ritengono che viviamo in un’epoca più complicata rispetto al passato. Inoltre, la fiducia nelle istituzioni internazionali è in calo: meno della metà degli intervistati ritiene che le politiche in atto siano sufficienti per affrontare i temi urgenti attuali. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, il 65% degli intervistati si mostra ottimista circa la possibilità di migliorare la situazione, evidenziando una netta contrapposizione tra pessimismo e speranza.
Preoccupazioni emergenti per guerra e instabilità politica
Nell’attuale scenario mondiale instabile, il report di Deloitte segnala che le preoccupazioni principali sono legate a conflitti e problemi politici. Chiamati a indicare le tematiche ritenute più pressanti, il 92% degli italiani hanno individuato tali questioni come principali priorità, seguiti da problemi di povertà e migrazioni forzate. Un quadro simile emerge anche dagli altri paesi analizzati, con più dell’80% degli intervistati in Francia, Spagna, Germania e Regno Unito che condividono preoccupazioni simili. La crescente ansia per la sicurezza e i conflitti di interesse sottolinea l’importanza di approcci multilaterali e strategie cooperative che possano efficacemente affrontare le radici delle tensioni globali. Gli eventi attuali mostrano chiaramente che l’instabilità politica, le migrazioni e la povertà non sono problemi isolati, bensì interconnessi e necessitano di risposte unite e collaborative.
Tuttavia, la stessa indagine presenta una nota positiva: i giovani sono più ottimisti riguardo al futuro rispetto alle generazioni precedenti. Questo ottimismo, che raggiunge il 63% tra i Gen Z, potrebbe rappresentare una risorsa preziosa. Inoltre, i giovani sono in una posizione privilegiata per svolgere un ruolo vitale nel promuovere il dialogo e una cultura civica attiva, spingendo per un coinvolgimento significativo nella risoluzione delle attuali crisi sociali e politiche. In tal modo, l’analisi di Deloitte non solo descrive la situazione attuale, ma offre anche punti di riflessione strategici su come instaurare efficaci reti di solidarietà e collaborazione globale.
Sanità e sicurezza: un binomio cruciale
Nel contesto sanitario, l’attenzione si concentra anche sulla sicurezza degli operatori e dei pazienti. Il ministro della Salute, durante un recente question time alla Camera, ha sottolineato l’importanza di incrementare la presenza di polizia negli ospedali pubblici e privati accreditati, oltre a implementare corsi di formazione per gli operatori e campagne di sensibilizzazione per i cittadini. Questa misura è stata accolta con favore, ma anche con alcune riserve. La Federazione veterinari, medici e dirigenti sanitari ha infatti evidenziato che il problema della sicurezza non può essere risolto solo con la militarizzazione degli ospedali, ma richiede un approccio più ampio e integrato.
Le aggressioni ai sanitari sono un fenomeno in crescita, con due episodi di violenza contro medici di medicina generale registrati nelle ultime 24 ore. Il segretario nazionale della Fimmg ha definito la situazione “intollerabile” e ha chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica per sensibilizzare la cittadinanza. La sicurezza in sanità è un tema cruciale che richiede un’azione concertata e coordinata tra tutte le parti interessate, dai professionisti della salute ai cittadini, passando per le istituzioni.
Bullet Executive Summary
Il tema dell’inazione su problemi globali come il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione e la polarizzazione della ricchezza è di estrema rilevanza nel panorama attuale. La ricerca di Deloitte evidenzia come l’assenza di intervento su queste questioni comporti un costo annuo di circa 66 mila miliardi di dollari, pari al 63% del PIL mondiale. Questo dato sottolinea l’urgenza di affrontare tali problematiche per evitare un aumento vertiginoso delle spese sociali e dei danni economici nei prossimi trent’anni.
Invecchiamento e cura: La popolazione mondiale sta invecchiando a un ritmo senza precedenti, e questo fenomeno comporta sfide significative per i sistemi sanitari e pensionistici. È essenziale investire in tecnologie e politiche che possano migliorare la qualità della vita degli anziani e garantire la sostenibilità dei sistemi di assistenza.
Migrazioni: Le migrazioni forzate sono spesso il risultato di conflitti e instabilità politica. È fondamentale adottare strategie multilaterali per affrontare le cause profonde delle migrazioni e promuovere la cooperazione internazionale.
Sicurezza e società: La sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti è un tema cruciale che richiede un approccio integrato. La presenza di polizia negli ospedali è solo una parte della soluzione; è necessario un impegno concertato per ricostruire la fiducia nel sistema sanitario.
Accoppiamento e vita di coppia: Le dinamiche familiari e di coppia sono influenzate dalle condizioni socio-economiche e dalle politiche sociali. Investire in politiche di supporto alla famiglia può migliorare la qualità della vita e promuovere la stabilità sociale.
Pensioni e sostenibilità: La sostenibilità del sistema pensionistico moderno è una delle sfide più urgenti. È necessario riformare i sistemi pensionistici per garantire che siano equi e sostenibili nel lungo termine, tenendo conto delle dinamiche demografiche e economiche.
In conclusione, l’articolo di Deloitte ci invita a riflettere sull’importanza di un’azione concertata e immediata per affrontare le sfide globali. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione a lungo termine possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile e prospero per le generazioni future.