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- Pace contributiva: riscatto fino a cinque anni di periodi contributivi non coperti.
- Riscatto ordinario della laurea: costo di 42.464,40 euro per quattro anni con una retribuzione lorda di 32.170 euro.
- Riscatto agevolato: costo di circa 5.775 euro per anno di studio, riservato a chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1996.
Nel panorama delle pensioni italiane, due strumenti emergono per la loro capacità di influenzare significativamente il futuro previdenziale dei lavoratori: la pace contributiva e il riscatto della laurea. Entrambi permettono di raggiungere prima i requisiti per il diritto alla pensione e di incrementare il massimale contributivo, ma presentano differenze sostanziali in termini di costi e benefici.
La pace contributiva consente di riscattare fino a cinque anni di periodi contributivi non coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa o da riscatto. Questo strumento è particolarmente utile per chi ha avuto interruzioni nella carriera lavorativa e desidera colmare i vuoti contributivi. Il riscatto della laurea, invece, permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi universitari, a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio.
Costi e Vantaggi del Riscatto della Laurea
Il riscatto della laurea può essere effettuato in due modalità: ordinaria e agevolata. Il riscatto ordinario è calcolato in base alla retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti, applicando l’aliquota contributiva vigente (33% per i dipendenti privati). Ad esempio, per riscattare quattro anni di laurea con una retribuzione lorda di 32.170 euro, l’importo da pagare sarebbe di 42.464,40 euro.
Il riscatto agevolato, introdotto nel 2019, offre una modalità alternativa con costi significativamente ridotti. Per il 2024, il costo è fissato a circa 5.775 euro per anno di studio. Questo riscatto è riservato a chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1996 e può essere richiesto anche dagli inoccupati. Gli oneri sono deducibili fiscalmente e possono essere rateizzati fino a 120 rate mensili.
Il riscatto della laurea agevolato è particolarmente vantaggioso per chi ha retribuzioni nette mensili sopra i 2.500 euro, permettendo di risparmiare fino al 70% rispetto al riscatto ordinario. Tuttavia, è importante considerare che il riscatto agevolato comporta un incremento minore dell’assegno pensionistico rispetto al riscatto ordinario.
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Come Fare Domanda
La domanda per il riscatto della laurea può essere presentata online tramite il portale Inps, autenticandosi con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns. È possibile anche presentare la domanda presso le casse professionali di iscrizione. I documenti necessari includono una copia del documento di identità e il certificato di laurea o una dichiarazione sostitutiva di certificazione.
Per facilitare il processo, l’Inps mette a disposizione un simulatore online che consente di ottenere una stima orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere. Questo strumento è accessibile sia agli iscritti alle gestioni previdenziali che agli inoccupati.
Quando Conviene il Riscatto della Laurea
Il riscatto della laurea conviene in particolare a chi ha iniziato a lavorare prima dei 30 anni o è già vicino alla pensione. Per chi ha un reddito annuo superiore a 18.000 euro, il riscatto agevolato è generalmente più conveniente. Tuttavia, è importante valutare se l’obiettivo è solo anticipare la pensione o anche incrementare l’assegno pensionistico. In alcuni casi, potrebbe essere più conveniente investire in altre forme di risparmio.
Per chi ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi, esiste anche la possibilità di accedere alla pensione anticipata “alternativa” con 20 anni di contribuzione effettiva e un requisito di età che scatta a 66 anni. Questo può rappresentare un’opzione interessante per chi desidera andare in pensione prima senza dover necessariamente riscattare gli anni di studio.
Bullet Executive Summary
Il riscatto della laurea e la pace contributiva sono strumenti preziosi per migliorare la propria posizione previdenziale. Il riscatto della laurea permette di trasformare gli anni di studio in anni contributivi, anticipando la pensione e incrementando l’assegno pensionistico. La pace contributiva, invece, consente di colmare i vuoti contributivi fino a cinque anni. Entrambi gli strumenti presentano costi e benefici differenti, e la scelta tra l’uno e l’altro dipende dalle specifiche esigenze e situazioni lavorative di ciascun individuo.
In un contesto di invecchiamento della popolazione e di carriere lavorative sempre più frammentate, la possibilità di riscattare gli anni di studio o di colmare i vuoti contributivi rappresenta un’opportunità importante per garantire una pensione dignitosa. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i costi e i benefici di ciascuna opzione, considerando anche le proprie prospettive di reddito futuro e le alternative di risparmio disponibili.
La sostenibilità del sistema pensionistico moderno dipende anche dalla capacità dei lavoratori di pianificare in modo consapevole il proprio futuro previdenziale. Strumenti come il riscatto della laurea e la pace contributiva offrono opportunità concrete per migliorare la propria posizione contributiva, ma richiedono una valutazione attenta e informata delle proprie esigenze e delle proprie possibilità economiche.