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- Eliminazione dei termini di decadenza per riscatti e ricongiunzioni per i dipendenti cessati dopo il 30 luglio 2010.
- Opportunità di acquisire anzianità contributiva necessaria per ottenere una pensione differita.
- Modalità di pagamento: possibilità di pagare in unica soluzione o rateizzando fino a 15 anni.
Il recente messaggio dell’INPS, il numero 2802/2024, ha portato una ventata di cambiamenti significativi per i dipendenti pubblici cessati dal servizio dopo il 30 luglio 2010 senza diritto a pensione. La normativa, che abroga le disposizioni precedenti, ha eliminato i termini di decadenza per la presentazione delle domande di riscatto, ricongiunzione e computo dei contributi figurativi. Questo cambiamento rappresenta una svolta epocale per molti ex dipendenti pubblici, che ora possono acquisire l’anzianità contributiva necessaria per ottenere una “pensione differita”.
Il contesto normativo è stato ridefinito dall’abrogazione della costituzione della posizione assicurativa dall’ex-Inpdap al Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD), come stabilito dal decreto legge 78/2010, convertito con legge 122/2010. Questa disposizione ha abrogato la legge 322/1958, che permetteva ai dipendenti pubblici cessati dal servizio senza diritto a pensione di trasferire gratuitamente la contribuzione presso il FPLD. Per i dipendenti pubblici cessati dal servizio prima del 31 luglio 2010, la situazione è più complessa e richiede una distinzione tra diverse categorie di casse previdenziali.
Le Implicazioni per i Dipendenti Pubblici
Per gli iscritti alla Cassa Stato (CTPS), la costituzione della posizione assicurativa d’ufficio è obbligatoria, a meno che non abbiano maturato l’anzianità minima di 20 anni di contributi per il diritto alla pensione di vecchiaia. In questo caso, l’interessato può scegliere di mantenere la contribuzione nella Cassa Stato per un’autonoma pensione di vecchiaia oppure cumularla per una pensione anticipata. Per gli iscritti alle ex casse di previdenza amministrate dal Tesoro (CPDEL, CPS, CPI, CPUG), la costituzione della posizione assicurativa avviene previa domanda dell’interessato, che può essere presentata anche dopo il 30 luglio 2010.
La verifica del requisito di cessazione “senza diritto a pensione” considera solo la contribuzione accreditata presso la gestione pubblica, escludendo la contribuzione presente in altre gestioni pubbliche obbligatorie. La data spartiacque del 31 luglio 2010 ha risvolti significativi sui termini per la presentazione delle domande di riscatto, computo e ricongiunzione, nonché sulla valorizzazione dei contributi figurativi a domanda (come l’accredito del servizio militare e della maternità fuori rapporto di lavoro).
Modalità di Pagamento e Rateizzazione
Per quanto riguarda il pagamento dell’onere di riscatto, l’INPS ha stabilito che esso può avvenire in unica soluzione tramite modello F24 o in forma rateale con interessi previsti, trattenuti mensilmente sullo stipendio o sulla pensione. Le domande presentate entro il 5 dicembre 2000 richiedono un’accettazione esplicita da parte dell’iscritto entro 90 giorni, con la possibilità di scegliere il pagamento rateale o rinunciare al versamento in unica soluzione entro un anno dalla notifica. La durata del pagamento rateale è pari al doppio del periodo riscattato, ma non può superare i quindici anni.
Per le domande presentate a partire dal 6 dicembre 2000, il silenzio assenso è applicabile. L’iscritto ha 90 giorni dalla notifica del provvedimento per effettuare il pagamento del contributo in unica soluzione o rinunciare. In mancanza di versamento o rinuncia, il provvedimento è considerato accettato e il contributo, maggiorato di interesse al tasso legale vigente, è trattenuto mediante ritenute mensili sullo stipendio per un periodo pari a quello riscattato, ma non superiore a 180 mesi.
Ricongiunzione dei Periodi Assicurativi
La ricongiunzione dei periodi assicurativi permette di trasferire in un solo ente le contribuzioni versate a più enti, per ottenere una pensione unica. Questa operazione può essere gratuita o onerosa. La ricongiunzione gratuita è rivolta ai dipendenti di enti soppressi per legge regionale o statale, mentre quella onerosa è disponibile per tutti i lavoratori dipendenti e i superstiti con diritto alla pensione indiretta. La ricongiunzione onerosa consente di riunire tutti i periodi contributivi, volontari e figurativi, in un unico trattamento pensionistico.
Per i liberi professionisti, la ricongiunzione onerosa permette di riunire tutti i periodi di contribuzione maturati presso enti previdenziali per liberi professionisti e viceversa. Non è ammessa la ricongiunzione parziale dei periodi. Dal 31 luglio 2010, la domanda di ricongiunzione onerosa è estesa anche ai soggetti “assicurati” con contribuzione accreditata presso la Gestione Dipendenti Pubblici, che non hanno maturato il diritto a un trattamento di quiescenza, anche se non più in servizio.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il recente messaggio dell’INPS rappresenta un’importante svolta per i dipendenti pubblici cessati dal servizio dopo il 30 luglio 2010 senza diritto a pensione. L’eliminazione dei termini di decadenza per la presentazione delle domande di riscatto, ricongiunzione e computo dei contributi figurativi offre nuove opportunità per acquisire l’anzianità contributiva necessaria per ottenere una “pensione differita”. Questo cambiamento normativo, che abroga le disposizioni precedenti, ha un impatto significativo sulla gestione delle pensioni dei dipendenti pubblici, offrendo maggiore flessibilità e possibilità di pianificazione previdenziale.
Nozione base: Il sistema pensionistico moderno deve affrontare sfide significative per garantire la sostenibilità a lungo termine. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento della speranza di vita richiedono riforme che bilancino equità e sostenibilità finanziaria. Le migrazioni, la sicurezza sociale e le guerre influenzano anche la stabilità dei sistemi pensionistici, rendendo necessarie politiche previdenziali adattabili e resilienti.
Nozione avanzata: La sostenibilità del sistema pensionistico moderno dipende anche dalla capacità di integrare diverse forme di contribuzione e di valorizzare i periodi di lavoro non coperti da contribuzione obbligatoria. La flessibilità nelle modalità di pagamento e la possibilità di ricongiunzione dei periodi assicurativi sono strumenti cruciali per garantire una pensione adeguata e sostenibile. La gestione previdenziale deve quindi essere dinamica e in grado di rispondere alle esigenze di una forza lavoro sempre più mobile e diversificata.