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Riforma dei tribunali per la famiglia: cosa cambia e quali sono le criticità

La riforma mira a creare un tributo specializzato per minori e famiglie, ma la mancanza di risorse e l'eliminazione della collegialità sollevano preoccupazioni.
  • La riforma prevede la creazione di un Tribunale unico specializzato per persone, minorenni e famiglie, senza nuovi oneri per la finanza pubblica.
  • Tempi strettissimi imposti: 24 ore per l'allontanamento del minore, 72 ore per la conferma o revoca del provvedimento, e 48 ore per la nomina del curatore speciale.
  • Eliminazione della collegialità e della multidisciplinarità, con la fine dei giudici onorari, rischiando di compromettere la qualità delle decisioni.

La recente decisione del Consiglio dei Ministri di rinviare l’istituzione dei Tribunali per la famiglia e per la persona a ottobre 2025 ha sollevato un acceso dibattito tra magistrati, avvocati e operatori del settore. Questa riforma, parte del più ampio progetto Cartabia, mira a riorganizzare il sistema giudiziario minorile, ma la sua attuazione presenta numerose criticità che potrebbero avere ripercussioni significative sui minori e sulle loro famiglie.

Le Criticità della Riforma

La riforma prevede la creazione di un Tribunale unico specializzato per persone, minorenni e famiglie (TPMF), articolato su base circondariale e distrettuale. Tuttavia, questa trasformazione avverrà senza nuovi oneri per la finanza pubblica e senza ampliamento delle dotazioni organiche di magistratura e personale amministrativo. Questo approccio ha sollevato preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, che temono un disastro annunciato.

Attualmente, i tribunali minorili sono già sovraccarichi di lavoro, con l’ordinaria amministrazione che rappresenta quasi il 90% dei casi. L’introduzione di un unico rito ordinario per le procedure urgenti, con stringenti scansioni temporali, ha assorbito tutte le risorse disponibili, paralizzando il resto delle attività. La riforma impone tempi strettissimi: 24 ore per il magistrato per l’allontanamento del minore, 72 ore per la conferma o revoca del provvedimento e altre 48 ore per la nomina del curatore speciale del minore e fissare l’udienza tra le parti non oltre quindici giorni dal fatto. Questa rapidità richiede risorse professionali che attualmente non sono disponibili.

Implicazioni per il Sistema Giudiziario e le Famiglie

La decisione del Governo di rinviare l’attuazione della riforma ha congelato l’ultimo atto della riforma Cartabia, lasciando invariate altre modifiche introdotte dal 2021 ad oggi. Questo rinvio rischia di rendere la situazione insostenibile nei prossimi dodici mesi, con ripercussioni gravi sui minori e sulle loro famiglie. La mancanza di risorse adeguate e l’assenza di un’istruttoria accurata e approfondita potrebbero portare a decisioni prese in solitudine da giudici non specialisti, senza il supporto di psicologi, pedagogisti e neuropsichiatri infantili.

La riforma prevede anche la fine dei giudici onorari, eliminando la collegialità e la multidisciplinarità nelle decisioni delicate come la responsabilità genitoriale e l’allontanamento dei minori. Questo approccio rischia di compromettere la qualità delle decisioni, con conseguenze devastanti per i minori coinvolti.

Il Caso di Erba e i Processi Mediatici

Un altro esempio delle problematiche del sistema giudiziario italiano è il caso di Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati all’ergastolo per la strage di Erba. La recente decisione della Corte d’Appello di Brescia di respingere l’istanza di revisione del processo ha ribadito che la legge in Italia si applica nelle aule giudiziarie e non nelle trasmissioni televisive. Questo caso ha evidenziato come i processi mediatici possano influenzare l’opinione pubblica e mancare di rispetto per le vittime e i loro familiari.

Conclusioni

La riforma del Tribunale per la famiglia e per la persona rappresenta un passo importante verso un sistema giudiziario più specializzato e attento alle esigenze dei minori e delle famiglie. Tuttavia, la sua attuazione richiede risorse adeguate e una pianificazione attenta per evitare che le decisioni vengano prese in modo frettoloso e senza il supporto necessario. La decisione del Governo di rinviare l’attuazione della riforma offre un’opportunità per rivedere e migliorare il progetto, ma è fondamentale che vengano stanziate le risorse necessarie per garantire un sistema giusto ed efficiente.

Bullet Executive Summary

Il rinvio dell’istituzione dei Tribunali per la famiglia e per la persona a ottobre 2025 rappresenta una decisione controversa che solleva numerose criticità. La riforma, parte del progetto Cartabia, mira a creare un sistema giudiziario più specializzato, ma la mancanza di risorse adeguate e l’eliminazione della collegialità e multidisciplinarità rischiano di compromettere la qualità delle decisioni. Il caso di Rosa Bazzi e Olindo Romano evidenzia ulteriormente le problematiche del sistema giudiziario italiano e l’influenza negativa dei processi mediatici.

*Nozione base: L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle famiglie disgregate richiedono un sistema giudiziario minorile efficiente e specializzato per garantire la tutela dei minori.

Nozione avanzata*: La riforma del Tribunale per la famiglia deve considerare l’importanza della multidisciplinarità e della collegialità nelle decisioni, integrando competenze extragiuridiche per una valutazione completa delle situazioni familiari complesse.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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