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Il ricongiungimento della famiglia Tamer: un esempio di accoglienza a Comiso

Scopri come la comunità di Comiso ha accolto la famiglia siriana Tamer, dimostrando solidarietà e promuovendo l'integrazione sociale.
  • La famiglia Tamer è arrivata a Comiso il 7 ottobre grazie ai corridoi umanitari e al progetto 'Un soffio di Pace tra venti di guerra'.
  • Khaled Tamer ha trascorso nove anni nelle carceri siriane, subendo torture per aver rifiutato di combattere contro il proprio popolo.
  • La comunità di Comiso ha supportato la famiglia Tamer con corsi di italiano e accoglienza scolastica per i figli, coinvolgendo oltre 10 associazioni locali.

La città di Comiso ha recentemente accolto la famiglia siriana Tamer, composta da Khaled Tamer, sua moglie Atlal Kkra e i loro due figli. Arrivati in Italia il 7 ottobre scorso, i Tamer sono stati accolti grazie ai corridoi umanitari e al progetto “Un soffio di Pace tra venti di guerra”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e supportato da numerose associazioni locali. Questo evento rappresenta un esempio concreto di solidarietà e accoglienza, dimostrando come la comunità di Comiso sia in grado di costruire percorsi di pace attraverso il dialogo interreligioso e la collaborazione tra diverse culture.

Il Contesto del Ricongiungimento Familiare

La famiglia Tamer ha vissuto anni di sofferenze e separazioni. Khaled Tamer, 37 anni, ha trascorso nove anni nelle carceri siriane, dove ha subito torture per aver rifiutato di imbracciare le armi contro il proprio popolo. Sua moglie, Atlal Kkra, 36 anni, ha atteso il suo ritorno nei campi profughi del Libano, sostenuta dalla famiglia del fratello di Khaled. Dopo la liberazione di Khaled, la famiglia ha finalmente potuto riunirsi e trovare rifugio in Italia.

Grazie all’impegno della Comunità di Sant’Egidio e delle associazioni locali, la famiglia Tamer è stata accolta a Comiso, dove ha iniziato un percorso di integrazione sociale. Khaled e Atlal stanno frequentando corsi di italiano, mentre il loro figlio maggiore frequenta la scuola primaria. La comunità di Comiso ha dimostrato un forte spirito di solidarietà, con numerose famiglie e singoli benefattori che hanno contribuito all’accoglienza e al sostentamento della famiglia Tamer.

Il Ruolo delle Associazioni e della Comunità Locale

Il progetto “Un soffio di Pace tra venti di guerra” ha visto la partecipazione attiva di numerose associazioni e parrocchie locali, tra cui la Parrocchia Santa Maria delle Stelle, la Parrocchia Santa Maria delle Grazie, il Gruppo Agesci Comiso 1, la Società San Vincenzo de Paoli, l’Azione Cattolica, il Centro Culturale Islamico Azaytouna, l’associazione Yhomisus, la Fondazione San Giovanni Battista, il Centro Missionario Diocesano e l’Ufficio Migrantes. Queste organizzazioni hanno collaborato per garantire un’accoglienza dignitosa alla famiglia Tamer, fornendo loro una casa in affitto e provvedendo alle loro necessità quotidiane.

La comunità islamica di Comiso, rappresentata dall’associazione Al Zaytouna, ha svolto un ruolo fondamentale nell’accoglienza della famiglia Tamer. Il presidente Abdelhamid Jebari ha sottolineato l’importanza di compiere gesti concreti di pace e di abbattere i muri del pregiudizio, promuovendo la convivenza tra persone di culture e fedi diverse.

La Sfida dell’Integrazione e del Futuro

L’integrazione della famiglia Tamer a Comiso rappresenta una sfida e un’opportunità per la comunità locale. Khaled, che in patria lavorava come piastrellista, cercherà ora un’occupazione in Italia per garantire un futuro stabile alla sua famiglia. Nel frattempo, la comunità di Comiso continua a sostenere la famiglia Tamer, promuovendo raccolte fondi e organizzando eventi di beneficenza.

Un mese fa, la famiglia Tamer è stata ufficialmente accolta nell’aula consiliare del comune di Comiso, dove il presidente Manuela Pepi ha consegnato loro una targa ricordo e una copia della Costituzione italiana in lingua araba. Questo gesto simbolico ha sottolineato l’importanza dell’integrazione e dell’inclusione sociale, ribadendo l’impegno della comunità di Comiso a garantire un futuro migliore per la famiglia Tamer e per altre famiglie rifugiate.

Bullet Executive Summary

La storia della famiglia Tamer è un esempio toccante di resilienza e speranza. Dopo anni di sofferenze e separazioni, Khaled, Atlal e i loro figli hanno trovato rifugio e accoglienza a Comiso, grazie all’impegno della Comunità di Sant’Egidio e delle associazioni locali. Questo evento dimostra come la solidarietà e la collaborazione possano costruire percorsi di pace e integrazione, offrendo una nuova speranza a chi ha perso tutto a causa della guerra.

Nozione base: L’invecchiamento e la cura sono temi centrali nella vita di ogni famiglia. La storia della famiglia Tamer ci ricorda l’importanza di prendersi cura dei più vulnerabili e di offrire loro un sostegno concreto per superare le difficoltà.

Nozione avanzata: Le migrazioni forzate, come quella della famiglia Tamer, sono spesso causate da conflitti e persecuzioni. La comunità di Comiso ha dimostrato che l’accoglienza e l’integrazione sono possibili attraverso la collaborazione e il dialogo interreligioso, offrendo un esempio di come le società possono rispondere in modo umano e solidale alle sfide globali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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