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Genova sospende il trasferimento dei migranti: cosa significa per l’integrazione?

La prefettura di Genova ha sospeso il trasferimento dei migranti dall'ex ostello del Righi, accogliendo le proteste delle associazioni locali. Scopri le implicazioni di questa decisione per le politiche di accoglienza.
  • La prefettura di Genova ha sospeso il trasferimento di 60 migranti dall'ex ostello del Righi ai Camaldoli.
  • Il presidio di solidarietà ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui diverse associazioni e gruppi politici.
  • Negli ultimi dieci mesi, l'ex ostello ha ospitato 70 persone, inclusi 30 bambini e 10 adulti ora avviati al lavoro.

La prefettura di Genova ha deciso di sospendere, a tempo indeterminato, il trasferimento delle famiglie di migranti dall’ex ostello del Righi a una struttura ai Camaldoli, una parte della città. La notizia è stata accolta con gioia questa mattina in via Costanzi, dove un centinaio di persone, appartenenti al coordinamento delle associazioni di Oregina e Lagaccio, hanno organizzato un presidio di solidarietà per i 60 migranti. Il messaggio del coordinamento è stato chiaro: “Un presidio pacifico per dire un no forte del quartiere contro la scelta di spostare sessanta persone come pacchi, senza un progetto e senza prospettive certe.”

La manifestazione pacifica ha visto la presenza di diverse associazioni e gruppi politici, tra cui Anpi, Cigl, Spi Cgil, Pd, M5s, Genovasolidale, Sunia e circoli operai di Genova. Il sit-in in via Costanzi ha ribadito il concetto che “trasferire i migranti da Oregina, dove hanno trovato lavoro e i bambini sono iscritti a scuola, è un grosso errore.”

La prefettura di Genova aveva deciso di spostare 60 migranti dall’ex ostello in una struttura ai Camaldoli per fare spazio, al Righi, a un centinaio di profughi provenienti dall’Ucraina. Tuttavia, la decisione è stata sospesa. Il presidio è stato sciolto quando è arrivata la comunicazione della prefettura riguardo la sospensione del trasferimento dei migranti. Davide Toso, del coordinamento delle associazioni di Oregina e Lagaccio, ha avanzato l’ipotesi di organizzare un tavolo congiunto tra associazioni, Politiche sociali del Comune e rappresentanti degli ospiti in prefettura per dare un senso al progetto di accoglienza, allontanandosi dalla logica emergenziale.

Il primo tentativo di trasferimento era fallito a causa della resistenza passiva opposta dai migranti. L’ex ostello del Righi, situato al secondo piano di un edificio scolastico, è da anni utilizzato per l’accoglienza e avrebbe bisogno di lavori di ristrutturazione e adeguamento.

Reazioni Politiche e Sociali

Il Partito Democratico genovese ha manifestato forti critiche all’idea che l’ex Ostello della Gioventù sia idoneo a un’accoglienza finalizzata all’inclusione, valutandolo inadeguato strutturalmente e per le condizioni fatiscenti. In una nota, il Pd ha dichiarato che la struttura, per volontà del Comune di Genova, non riceverà investimenti ed è inserita tra le proprietà che la Giunta Bucci-Piciocchi ripropone di vendere a privati entro il 2025. Il Pd ha appreso positivamente della scelta della prefetta di sospendere la decisione, concludendo con la speranza di rendere partecipi le comunità coinvolte.

Il M5s, con il coordinatore provinciale Stefano Giordano, ha parlato di una “facciata” presa dal centrodestra. In un comunicato, avevano invitato l’amministrazione Bucci e i leghisti a non perseguitare le famiglie ospitate nell’ex ostello della gioventù. Giordano ha sottolineato che “le famiglie vivono all’ostello integrate e iniziano a sentirsi parte della comunità. Non sono pacchi e vanno trattate con rispetto: i bambini vanno a scuola e gli adulti hanno trovato lavoro. Nessuno dovrebbe essere trattato come un oggetto da spostare a seconda della politica.”

Cristina Lodi, consigliera comunale del gruppo Misto/Azione, ha definito la situazione “incomprensibile” e ha annunciato che presenterà un’interrogazione sul tema. Ha parlato di un gioco delle tre carte, sottolineando che l’integrazione è difficile con le normative italiane e ringraziando i territori per la capacità di accoglienza e gli enti gestori per il loro lavoro.

Il Contesto dell’Accoglienza e dell’Integrazione

Il trasferimento dei migranti era stato previsto cinque giorni fa, ma è stato rinviato dal prefetto Cinzia Teresa Torraco a causa della resistenza passiva delle famiglie, che non volevano lasciare la struttura dove si erano integrate con i cittadini della zona. Tra gli ospiti ci sono bambini piccoli e persone malate. Il coordinamento delle associazioni ha spiegato il diniego al trasferimento, ritenendolo una scelta errata per le persone coinvolte, costrette a iniziare nuovamente un percorso di inserimento.

Le associazioni hanno sottolineato che il progetto di accoglienza e integrazione ha dato risultati tangibili, con continuità educativa per i bambini e l’inserimento nel mondo del lavoro per la metà degli uomini ospitati. I residenti hanno assicurato che continueranno a offrire assistenza agli ospiti della struttura, indipendentemente dalla loro provenienza, e hanno criticato le scelte prese rapidamente e senza confronto con gli operatori del territorio.

Il Pd ha ricordato che nell’ex Ostello della Gioventù, negli ultimi dieci mesi, sono state ospitate settanta persone di origine nord-africana, tra cui trenta bambini e dieci adulti, oggi avviati al lavoro. Con il sostegno delle realtà associative solidali del territorio, è stato lavorato sulla convivenza e sulla crescita comune dell’integrazione, portando trenta bambini a iniziare un percorso di istruzione presso gli istituti del quartiere e dieci genitori a trovare lavoro.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la sospensione del trasferimento dei migranti dall’ex ostello del Righi ai Camaldoli rappresenta una vittoria per le associazioni e i residenti che si sono mobilitati per difendere i percorsi di integrazione avviati. Questo evento mette in luce l’importanza di considerare le esigenze umane e sociali nelle politiche di accoglienza, evitando approcci emergenziali e frammentari che possono compromettere i progressi fatti.

Nozione base: L’invecchiamento e la cura richiedono un approccio olistico e sostenibile, che tenga conto delle esigenze individuali e collettive, promuovendo l’integrazione e il benessere a lungo termine.

Nozione avanzata: Le migrazioni e l’integrazione non possono essere gestite come emergenze temporanee; richiedono politiche strutturate e inclusive che valorizzino le esperienze e i contributi dei migranti, favorendo una coesione sociale duratura e rispettosa delle diversità.

La riflessione personale che emerge da questa vicenda è che ogni individuo, indipendentemente dalla sua origine, merita di essere trattato con dignità e rispetto. Le politiche di accoglienza devono essere progettate per sostenere percorsi di vita stabili e integrati, riconoscendo il valore di ogni persona come parte integrante della comunità.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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