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Scopri come l’intelligenza artificiale sta trasformando la vita dei pensionati italiani

Il Sindacato Pensionati della CGIL lancia un servizio innovativo per migliorare la qualità della vita dei pensionati, impiegando AI per semplificare le attività quotidiane e fornire consulenze personalizzate.
  • Il Sindacato Pensionati della CGIL ha lanciato un servizio di intelligenza artificiale progettato per migliorare la vita dei pensionati.
  • Il sistema AI è stato addestrato con un ampio archivio di normative e garantisce precisione e aggiornamenti continui.
  • Il progetto è stato realizzato in collaborazione con FF3300 e Indigo.ai, alleggerendo il carico di lavoro degli esperti.

Viviamo in un’epoca in cui l’innovazione tecnologica avanza rapidamente, rendendo indispensabile la capacità di aggiornarsi e adattarsi alle nuove realtà. Per rispondere a questa esigenza, il Sindacato Pensionati della CGIL ha lanciato una significativa iniziativa, mettendo a disposizione dei pensionati un servizio di intelligenza artificiale progettato ad hoc.

Questo avveniristico progetto non solo crea un ponte fra diverse generazioni, ma illustra anche come l’intelligenza artificiale possa essere impiegata per elevare la qualità della vita e semplificare le attività quotidiane dei pensionati.

Il sistema di intelligenza artificiale è stato accuratamente addestrato dai specialisti del sindacato utilizzando un ampio archivio di normative e informazioni, garantendo così precisione e aggiornamenti continui.

Qualora fosse necessaria una consulenza personalizzata, il sistema è programmato per reindirizzare gli utenti alla sezione sindacale più prossima, così da ricevere un aiuto specifico.

Questo progetto, realizzato in collaborazione con FF3300 e Indigo.ai, rappresenta un esempio concreto di come l’AI possa essere utilizzata per migliorare il lavoro delle persone, alleggerendo il carico di lavoro degli esperti e permettendo loro di concentrarsi sulla cura e manutenzione del patrimonio di conoscenza che alimenta l’AI.

Il Rischio e le Opportunità dell’Intelligenza Artificiale nel Welfare

Il rischio associato all’uso dell’intelligenza artificiale nel welfare è un argomento di grande dibattito a livello globale. Il Parlamento Europeo ha votato la bozza dell’AI Act il 14 giugno 2023, un primo passo verso un approccio globale al tema. Questo atto mira a definire un quadro di limiti per l’utilizzo dell’AI, classificando i sistemi in base al loro livello di rischio: inaccettabile, alto, limitato e minimo.

In Cina, la Cyberspace Administration of China (CAC) sarà l’ente responsabile di far rispettare questa normativa, conosciuta come Ordine numero 15, nota come la prima legislazione mondiale sul tema dell’intelligenza artificiale, entrata in vigore il 15 agosto. Questo approccio, permeato di controllo sociale e socialista, incoraggia e supervisiona l’uso dell’AI a patto che sia inclusiva e prudente, non violi la privacy e i diritti intellettuali, e impone la pronta eliminazione di contenuti illegali.

Negli Stati Uniti, l’amministrazione Biden ha convinto volontariamente le sette principali imprese del settore tecnologico a prendere misure per mitigare i rischi legati all’intelligenza artificiale. Queste aziende si sono impegnate a condurre verifiche e test sui sistemi di AI, a cooperare con ricercatori e società civile per prevenire potenziali vulnerabilità e a mitigare le possibilità di discriminazioni e danni alla privacy.

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L’Impatto dell’Intelligenza Artificiale sul Sistema Pensionistico Italiano

Una delle sfide più importanti poste dall’intelligenza artificiale riguarda il sistema pensionistico italiano. L’imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef) raccoglie circa 200 miliardi di euro l’anno, con oltre l’80% derivante dalla tassazione dei redditi da lavoro. Inoltre, i contributi sociali versati da occupati e datori di lavoro fruttano annualmente oltre 250 miliardi di euro, che sostiene economicamente il sistema pensionistico italiano.

Se l’uso dell’intelligenza artificiale porterà a una diminuzione degli occupati, le entrate pubbliche ne risentiranno negativamente e si assisterà probabilmente a un aumento dei costi di assistenza.

In un contesto in cui l’Italia è tra i paesi europei con la popolazione più anziana, una riduzione della forza lavoro causata dall’AI potrebbe avere severe ripercussioni sui sistemi fiscali nazionali.

L’unica strada percorribile efficacemente consiste in una cooperazione tra nazioni e un’armonizzazione globale per stabilire una tassazione standard.

Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl)

La piattaforma Siisl, gestita dall’Inps e avviata dal Ministero del Lavoro a settembre 2023, applica l’intelligenza artificiale per migliorare la ricerca di lavoro. Questo sistema utilizza algoritmi per incrociare domande e offerte di lavoro in base ai curricula, calcolando un “indice di affinità” che rappresenta il livello di compatibilità tra il curriculum vitae e l’offerta di lavoro selezionati.

Il progetto serve anche a individuare e sostenere le attitudini delle persone a svolgere attività, nei percorsi di formazione e riqualificazione. Secondo il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi, l’introduzione dell’intelligenza artificiale in Siisl contribuisce a ridurre il mismatch nel mercato del lavoro, facilitando la ricerca concreta del lavoro e migliorando la qualità dei corsi di formazione.

I dati aggiornati al 26 marzo mostrano che i nuclei familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione a marzo sono 589.291, con un importo medio di 607,80 euro. Per il Supporto formazione e lavoro (Sfl), il numero delle domande approvate corrisponde a 60.599, con un importo medio di 996,62 euro. L’Adi prevede un totale stimato di 737mila nuclei a regime, mentre il Supporto formazione e lavoro mira a raggiungere a regime altri 250mila beneficiari.

Conclusioni: Una Nuova Era per il Welfare e le Pensioni

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel sistema pensionistico e nel welfare rappresenta una svolta epocale. Da un lato, offre opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi; dall’altro pone sfide significative in termini di regolamentazione, privacy e sostenibilità economica.

È essenziale che le istituzioni e i governi collaborino per creare un quadro normativo che bilanci innovazione e tutela dei diritti. Solo attraverso un approccio coordinato e lungimirante sarà possibile sfruttare appieno le potenzialità dell’AI, garantendo al contempo la protezione dei cittadini e la sostenibilità dei sistemi pensionistici.

Invecchiamento e cura sono temi centrali in questo contesto. La tecnologia può offrire soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita degli anziani, ma è fondamentale che queste soluzioni siano accessibili e inclusive. La migrazione verso un sistema pensionistico sostenibile richiede un ripensamento delle politiche attuali, tenendo conto delle nuove dinamiche del mercato del lavoro e delle esigenze della popolazione in continua evoluzione.

Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di un’educazione continua e di una formazione adeguata per preparare le nuove generazioni alle sfide future. Solo attraverso una combinazione di innovazione tecnologica e politiche sociali inclusive sarà possibile costruire un futuro sostenibile e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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