E-Mail: [email protected]
- Il numero dei migranti internazionali è cresciuto fino a 281 milioni, accompagnato da 117 milioni di persone in movimento a causa di conflitti e disastri naturali.
- Le rimesse inviate dai migranti sono aumentate di oltre il 650% dal 2000 al 2022, passando da 128 miliardi di dollari a 831 miliardi di dollari.
- Il Festival dell'Accoglienza, dal 14 settembre al 31 ottobre 2024, propone oltre 100 eventi in tutta Italia, promuovendo l'inclusione e la multiculturalità.
Il fenomeno delle migrazioni internazionali continua a crescere in maniera inarrestabile, portando con sé una serie di sfide e opportunità. Nel messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato di quest’anno, che si celebrerà il prossimo 29 settembre, Papa Francesco ha evocato le immagini dell’Esodo per descrivere il flusso crescente di uomini, donne e bambini che si spostano da una parte all’altra del pianeta. Quest’anno, nel suo discorso in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, che avrà luogo il 29 settembre, Papa Francesco ha richiamato le evocative immagini dell’Esodo per narrare il continuo aumento di persone ? uomini, donne, e bambini ? che migrano da un continente all’altro.
Secondo il World Migration Report dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), presentato a maggio di quest’anno, attualmente sono circa 281 milioni i migranti internazionali, a cui si aggiungono 117 milioni di persone in movimento a causa di conflitti, violenze e disastri naturali. Nel ventennio tra il 2000 e il 2020, l’Asia ha registrato un’impressionante crescita nel numero di migranti internazionali, con circa 37 milioni di nuovi arrivi, seguita dall’Europa con un incremento di 30 milioni, 18 milioni in Nord America e 10 milioni in Africa. I migranti, proprio come avvenne per gli Israeliti guidati da Mosè, sfuggono a condizioni di sopruso, oppressione, insicurezza e discriminazione, aspicando a trovare nuove opportunità di crescita.
Nonostante le difficoltà che i migranti affrontano, il rapporto sottolinea che la migrazione internazionale è anche un motore straordinario di sviluppo umano e crescita economica. Le rimesse inviate dai migranti ai loro paesi di origine sono aumentate di oltre il 650% dal 2000 al 2022, passando da 128 miliardi di dollari a 831 miliardi di dollari, superando gli investimenti esteri nel promuovere il PIL dei Paesi in via di sviluppo.
Festival dell’Accoglienza: un cammino da fare insieme
Dal 14 settembre al 31 ottobre 2024, Torino ospita la quarta edizione del Festival dell’Accoglienza, un’iniziativa curata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino. Il festival, che propone oltre 100 eventi diffusi, si concentra sulle sfumature del verbo “accogliere”, declinato attraverso i temi dell’inclusione e della multiculturalità.
Il festival, che coinvolge anche altre città italiane come Trieste e Modena, intende trasmettere un messaggio di pace contro i conflitti, portando all’attenzione del pubblico racconti positivi ed esperienze di convivenza possibile in un mondo segnato dalle guerre. Tra gli ospiti, figurano attivisti, scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, ricercatori e docenti, che condivideranno le loro testimonianze attraverso incontri, dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, rassegne cinematografiche, mostre fotografiche e presentazioni di libri.
- 🌟 Un festival che celebra l'accoglienza... ...
- ⚠️ Le criticità nascoste del fenomeno migratorio......
- 🔍 Torino come simbolo di pace: un'analisi alternativa......
Le sezioni del festival
Il Festival dell’Accoglienza si articola in diverse sezioni tematiche. La sezione “Ricerca di Senso” si concentra su date significative come la 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (29 settembre), la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (3 ottobre), la Giornata Europa contro la Tratta di Esseri Umani (18 ottobre) e la Giornata Missionaria Mondiale (20 ottobre).
La sezione “Incontri” propone dialoghi, conferenze e scambi intergenerazionali per cogliere diversi punti di vista e allargare il proprio sguardo. Largo spazio sarà dedicato agli approfondimenti sulle storie di frontiera e alle esperienze di migrazione, con un focus sul ruolo dei media e sull’importanza di costruire una narrazione che vada oltre il clamore della notizia. Gli incontri saranno fonte di dibattiti, conferenze ed interazioni tra generazioni, permettendo di comprendere visioni diverse e allungando lo sguardo su prospettive più ampie.
La sezione “Spettacoli” offre al pubblico l’opportunit di scoprire il linguaggio universale delle arti performative capace di superare tutte le frontiere e generare contaminazioni culturali consentirà agli spettatori di immergersi nel linguaggio intramontabile delle arti performative, abbattendo ogni tipo di barriera e favorendo l’incontro di culture diverse.
La sezione “Libri” presenta testi che denunciano l’ingiustizia, disvelano gli inganni, raccontano la bellezza, nutrono la speranza e difendono la libertà. Tra i protagonisti, Francesco Vietti con il suo libro “Semuren” e Paolo Boccagni con “Vite ferme. Storie di migranti in attesa”. Tra gli eventi previsti, da segnalare è l’esibizione di 11 cori composti da comunitù di varia provenienza, celebrando la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Trieste: il festival alle porte dell’Italia
Trieste, porta d’Europa e capolinea della Rotta Balcanica, sarà una delle tappe del Festival dell’Accoglienza dall’11 al 13 ottobre. La città, attraversata ogni giorno da decine di persone in arrivo da Siria, Afghanistan, Iraq e Pakistan, offrirà un’occasione unica per conoscere da vicino le dinamiche migratorie e incontrare chi si impegna quotidianamente al fianco delle persone in transito.
Il viaggio a Trieste, organizzato su un autobus privato da Torino, permetterà ai partecipanti di visitare realtà come Caritas, Linea d’ombra, ICS e la Comunità di San Martino al Campo, che operano sul territorio per sostenere i migranti.
Bullet Executive Summary
Il Festival dell’Accoglienza, giunto alla sua quarta edizione, rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle sfumature del verbo “accogliere” e promuovere l’inclusione e la multiculturalità. Attraverso oltre 100 eventi diffusi, il festival intende trasmettere un messaggio di pace e convivenza possibile, portando all’attenzione del pubblico racconti positivi ed esperienze di accoglienza.
Invecchiamento e cura: La migrazione può rappresentare una risorsa per i Paesi con una popolazione in invecchiamento, offrendo nuove forze lavoro e contribuendo alla sostenibilità dei sistemi pensionistici. Tuttavia, è fondamentale garantire politiche di integrazione efficaci per favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti.
Migrazioni: Le migrazioni internazionali sono un fenomeno complesso che richiede un approccio multidimensionale. È essenziale promuovere una narrazione equilibrata che riconosca sia le sfide che le opportunità legate alla migrazione, evitando di alimentare paure e pregiudizi.
Sicurezza, società e guerre: La migrazione è spesso una conseguenza di conflitti e instabilità. Promuovere la pace e la sicurezza a livello globale è fondamentale per ridurre le cause delle migrazioni forzate e favorire lo sviluppo sostenibile.
Accoppiamento e vita di coppia: Le migrazioni possono influenzare le dinamiche familiari e di coppia, creando nuove sfide ma anche opportunità di arricchimento culturale e personale. È importante supportare le famiglie migranti attraverso politiche di inclusione e servizi di supporto.
Pensioni e sostenibilità sistema pensionistico: La migrazione può contribuire alla sostenibilità dei sistemi pensionistici nei Paesi con una popolazione in invecchiamento. Tuttavia, è necessario garantire che i migranti abbiano accesso a diritti e protezioni sociali adeguate.
In conclusione, il Festival dell’Accoglienza rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle sfide e le opportunità legate alla migrazione, promuovendo una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione. È un cammino da fare insieme, per costruire una società più giusta e solidale, capace di valorizzare le diversità e promuovere la convivenza pacifica.