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Scopri come la proteina STING può migliorare la longevità cellulare

Esplora il ruolo cruciale della proteina STING nella segnalazione antivirale e nella gestione dello stress cellulare per favorire una vita più lunga e sana.
  • STING attiva la produzione di interferoni, cruciali per una risposta immunitaria coordinata contro i virus.
  • Promuove l'autofagia, essenziale per eliminare componenti cellulari danneggiati e migliorare la resistenza cellulare.
  • Favorisce la sintesi dei lisosomi, prevenendo l'accumulo di scorie cellulari e mantenendo la funzionalità cellulare.

La proteina STING (Stimulator of Interferon Genes), un fattore chiave nella segnalazione antivirale, è conosciuta soprattutto per il suo ruolo essenziale.

Quando le cellule riconoscono DNA estraneo, ad esempio dei virus, STING si attiva, stimolando la produzione di interferoni.

Inclusi tra queste proteine surveillanti, gli interferoni avvisano le cellule vicine sull’infezione in atto, orchestrando una risposta immunitaria più estesa e coordinata.

Senza STING, l’abilità delle cellule di identificare e reagire ai virus risulterebbe limitata, incrementando la vulnerabilità dell’organismo alle infezioni.

Oltre alla sua funzione antivirus, STING è fondamentale nel controllo dello stress cellulare, sostenendo due processi cruciali per la salute e la durata delle cellule: l‘autofagia e la sintesi dei lisosomi.

L‘autofagia è un meccanismo mediante il quale le cellule digeriscono e riutilizzano componenti danneggiati o obsoleti, come proteine mal strutturate o organelli deteriorati.

Questo processo è vitale per mantenere l‘equilibrio cellulare e consentire alle cellule di sopravvivere e adattarsi alle condizioni di stress.

Recenti studi hanno evidenziato che STING promuove questo meccanismo, inducendo l’autofagia in reazione a situazioni di stress.

Ciò permette alle cellule di eliminare componenti rotti, migliorando la loro resistenza e favorendone la longevità.

Al contrario, i lisosomi sono organelli specializzati nel decomporre materiali cellulari grazie ai loro enzimi digestivi.

STING non solo influenza la produzione di questi organelli, ma assicura che le cellule abbiano abbastanza lisosomi per il riciclo e la digestione dei materiali intracellulari.

Questo processo è crucialeper prevenire l’accumulo di scorie cellulari, che rischierebbero di compromettere la funzionalità cellulare

Da recenti scoperte emergono questioni significative mentre si esplora il potenziale terapeutico nel bloccare STING, specialmente riguardo alle malattie legate all’età.

Per quanto queste terapie possano risultare efficaci nel trattare patologie croniche o degenerative, potrebbero presentare effetti collaterali.

Inibire STING potrebbe ostacolare la sua funzione favorevole nell’indurre autofagia e nella formazione di lisosomi, privando le cellule di meccanismi essenziali per gestire lo stress e garantire la loro sopravvivenza nel tempo.

La Proteina Oser1: Un Nuovo Fattore di Longevità

I ricercatori dell’Università di Copenhagen hanno recentemente ampliato la nostra comprensione della longevità identificando il ruolo della proteina Oser1, che sembra giocare un significativo ruolo nel promuovere una vita più lunga e in salute.

Non è la prima associazione trovata tra una proteina e la tendenza a vivere più a lungo in buone condizioni fisiche. Precedentemente, uno studio condotto da ricercatori italiani e britannici aveva messo in luce il ruolo della proteina BPIFB4, particolare nel contesto dei centenari, nella sua variante Lav

Il team danese ha identificato Oser1 tramite uno studio su un ampio insieme di proteine regolato dal fattore di trascrizione Foxo, che agisce come un nodo regolatore della longevità.

Sebbene la ricerca finora si sia principalmente basata su modelli animali, gli scienziati stanno ora focalizzando la loro attenzione sul ruolo di questo gene negli esseri umani, anche se finora le pubblicazioni in quest’area sono state scarse.

Lo scopo di tale identificazione è fornire nuovi target farmacologici per malattie connesse all’invecchiamento, come quelle cardiovascolari e neurodegenerative

Cosa ne pensi?
  • La proteina STING è un vero eroe cellulare... 😍...
  • Non sono convinto sull'inibizione di STING... 😕...
  • E se considerassimo l'equilibrio tra stress e longevità?... 🤔...

IL-11: Una Proteina Infiammatoria da Spegnere per Aumentare la Longevità

Uno studio sulle salamandre axolotl, noto per la loro capacità di rigenerare arti amputati, ha indotto i ricercatori a osservare che i livelli di IL-11 aumentano con l’età in vari tessuti nei topi e che eliminando questo gene con la bioingegneria si ottiene una sopravvivenza aumentata del ~25% per entrambi i sessi nei topi.

Somministrando un farmaco anti-IL11 a topi adulti di 75 settimane di età (equivalenti a circa 55 anni per un essere umano) fino alla loro morte, hanno notato un’estensione della vita media: del 22,4% nei maschi e del 25% nelle femmine

I topi vivevano in media 155 settimane, rispetto alla norma di 120 settimane, a rischio ridotto di cancro e malattie derivanti da fibrosi, infiammazione cronica e povere relazioni metaboliche, tipiche dell’invecchiamento

I topi trattati mostravano meno tumori e meno segni di invecchiamento e fragilità, insieme a una forte riduzione dell’atrofia muscolare combinata a un incremento della forza muscolare

Gli anti-IL-11 sono attualmente in studi clinici per altre patologie umane, offrendo così potenzialmente ottime occasioni per valutarne gli effetti sull’invecchiamento umano più avanti.

Le Sirtuine: Guardiani della Longevità

Le sirtuine sono fondamentali per la sopravvivenza degli organismi, presenti in diverse regioni delle nostre cellule不同

Queste proteine si attivano quando sono presenti minacce o si verifica stress metabolico ( condizioni di temperatura estrema, mancanza di cibo, e pericoli potenziali )

In tali circostanze, queste proteine diminuiscono l’attività riproduttiva delle cellule, dedicando tutte le risorse alla sopravvivenza

In particolare, regolano su ruoli vitali come la proliferazione cellulare, il metabolismo energetico, il restauro del DNA danneggiato e le risposte antinfiammatorie.

Progredendo con l’età o in presenza di determinate patologie (sindrome metabolica, diabete, malattie cardiovascolari e neurodegenerative), l’attività delle sirtuine diminuisce.

Accanto a uno stile di vita sano ci sono alimenti che, se consumati regolarmente nella dieta, stimolano la produzione di sirtuine chiamati Cibi SIRT

Tra questi, cioccolato fondente con la sua ricchezza di flavonoidi, è antiossidante e anti-age

Inoltre, il vino rosso, pieno di resveratrolo è abbastanza utile per mantenere alte le sirtuine.

Non devono mancare i frutti rossi come mirtilli, ribes, e lamponi, pieni di stimolanti antioxidanti protettivi

Un altro grande alleato di benessere è la frutta secca: noci, mandorle, pistacchi e nocciole, che sono eccellenti fonte di gras.assium buoni e omega-3

Infine, non dimentichiamo le verdure a foglia scura ( bietola cicoria), essenziali per il loro apporto di flavonoidi e antiossidanti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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