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- I figli di genitori alcolisti mostrano sintomi di invecchiamento precoce come colesterolo alto e problemi cardiaci fin dai 40 anni.
- Uno studio danese su 14.000 persone ha rilevato che i figli di alcolisti hanno quasi tre volte il tasso di malattie legate all'alcol rispetto ai figli di genitori sobri.
- I figli di genitori alcolisti hanno una probabilità tripla di morire per cause legate all'alcol e un rischio 30% più alto di sviluppare infezioni.
Uno studio recente condotto dalla Texas A&M School of Veterinary Medicine and Biomedical Sciences ha rivelato un legame inquietante tra l’abuso di alcol da parte dei genitori e l’invecchiamento precoce nei loro figli. Secondo i ricercatori, i bambini nati da genitori con problemi legati al consumo eccessivo di alcol possono manifestare, anche in età adulta, sintomi tipici dell’invecchiamento, come colesterolo alto, problemi cardiaci, artrite e demenza precoce. Questi effetti sono più pronunciati nei casi in cui entrambi i genitori siano stati abituali consumatori di alcol, con un impatto particolarmente severo sui figli maschi.
Alcolismo e Danni sui Figli
Il professor Michael Golding, del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia Veterinaria del VMBS, ha spiegato che questa scoperta si inserisce in un contesto di crescente consapevolezza sui danni a lungo termine dell’alcolismo genitoriale. “Gli scienziati si sono chiesti che cosa fa sì che i bambini che crescono in case dove ci sono situazioni di abuso di alcol siano più suscettibili di ammalarsi“, ha detto Golding. Sebbene fosse noto che i bambini esposti a queste condizioni potessero sviluppare problemi comportamentali, finora la comprensione delle cause biologiche sottostanti era limitata.
La ricerca ha portato alla luce che i figli di genitori alcolisti ereditano una disfunzione nei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, che accelera il processo di invecchiamento. “Ora sappiamo che stanno ereditando una disfunzione nei mitocondri come risultato dell’abuso di sostanze dei loro genitori,” ha affermato Golding. Questo malfunzionamento porta alla comparsa precoce di malattie legate all’età, spesso già a partire dai 40 anni.
La senescenza, un processo biologico in cui le cellule rallentano e smettono di dividersi, è uno dei segni distintivi dell’invecchiamento. Golding ha evidenziato come questo fenomeno, noto per essere accelerato dall’uso massiccio di alcol negli adulti, possa essere ereditato anche dalla prole. Il suo team, utilizzando un modello murino, ha osservato che i sintomi dell’invecchiamento precoce, come l’aumento del grasso epatico e la formazione di tessuto cicatriziale, sono particolarmente evidenti nei figli maschi di genitori alcolisti. “È particolarmente comune nei figli maschi. infatti, se entrambi i genitori hanno un problema di abuso di alcol, questo può avere un effetto combinato sulla prole maschile, rendendola ancora più soggetta a malattie epatiche,” ha precisato.
La Sindrome Alcolica Fetale
La ricerca di Golding non si limita solo all’invecchiamento precoce. Studi precedenti del suo laboratorio avevano già dimostrato che non solo le madri, ma anche i padri possono contribuire allo sviluppo della sindrome alcolica fetale (FAS) nei loro figli, sottolineando l’importanza di ridurre il consumo di alcol prima del concepimento. “Ci sono tutti i tipi di problemi che i bambini possono sviluppare subito dopo la nascita a causa della FAS,” ha notato Golding, aggiungendo che le abitudini dei genitori possono influenzare i figli anche in età adulta, riducendo la loro “apertura di salute“, ovvero il periodo della vita in cui una persona rimane in buona salute senza malattie croniche debilitanti.
Questa nuova comprensione della trasmissione intergenerazionale dei danni legati all’alcol apre la porta a strategie di prevenzione e intervento. Golding suggerisce che migliorare la salute mitocondriale attraverso esercizio fisico e una corretta alimentazione potrebbe ritardare l’insorgenza di queste disfunzioni ereditarie. La sua ricerca evidenzia anche come uno stile di vita sano dei genitori possa avere benefici a lungo termine non solo per loro stessi, ma anche per le generazioni future. “La salute dei genitori prima del concepimento, cioè la salute generale di entrambi i genitori prima della gravidanza, è fondamentale per la salute della prole,” ha concluso Golding.
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Effetti a Lungo Termine e Prevenzione
I figli di genitori che hanno problemi di alcolismo sono esposti a disturbi e malattie con un rischio ben superiore rispetto a coetanei senza dipendenze da alcol in famiglia. Questo è il resoconto di una ricerca partita da Copenhagen per iniziativa della professoressa Charlotte Holst dell’Università della Danimarca meridionale analizzando i dati di 14.000 persone nate nel paese tra 1962 e 2003 da genitori – uno o ambedue – alcolisti. Come gruppo di controllo si è fatto il confronto con quasi 140.000 figli di genitori sobri. Tutti gli individui sono stati seguiti dai 15 anni in avanti, fino al 2018.
Aumenta il Rischio di Ammalarsi nella Vita
Per sapere delle malattie somatiche e dei ricorsi al pronto soccorso gli studiosi hanno consultato il Registro nazionale danese dei pazienti. Per conoscere i decessi in qualche modo legati all’alcol si sono rivolti al Registro danese sulle cause di morte. Si spiega, così, la possibilità di accesso a un vasto numero di dati personali. Di ogni persona hanno esaminato le notizie riguardanti il rapporto con l’alcol, le eventuali malattie del sangue, cancro, disturbi circolatori, digestivi, endocrini e metabolici, genito-urinari, infettivi, muscoloscheletrici, nervosi, respiratori, patologie della pelle. Ed ecco i dati del confronto con i figli di genitori sobri: i nati da uno o due etilisti, hanno presentato quasi tre volte il tasso di malattie legate all’alcol, il 30 per cento in più di problemi infettivi, il 28 per cento in più di malattie del sangue, il 26 per cento in più di disturbi respiratori e il 21 per cento in più di fastidi digestivi.
La Radice del Dolore nelle Esperienze Traumatiche
Inoltre fra i figli incolpevoli di genitori alcolisti si è misurato il doppio di probabilità di morire per qualsiasi causa e più di tre volte il tasso di morire per un motivo in qualche modo legato all’alcol. I ricercatori danesi tentano una spiegazione: «I ragazzi che crescono in un ambiente dove si abusa dell’alcol è più probabile che vivano brutte esperienze infantili rispetto ai compagni con genitori non etilisti, esperienze del genere abusi fisici o sessuali o separazioni traumatiche. Oltretutto nelle case dove regna l’alcol i genitori possono disporre di meno risorse, anche affettive», situazione talvolta aggravata anche dalla presenza di disturbi mentali.
Più Diffuse le Condotte a Rischio
Si aggiunga, dicono gli studiosi danesi, che «le persone provenienti da esperienze difficili nell’infanzia sono portate a comportamenti ad alto rischio per dominare in qualche modo lo stress e per cavarsela nelle prove negative che man mano la vita porrà loro davanti». Sull’argomento, molto coinvolgente date le possibili e pesanti ricadute sui figli, abbiamo chiesto l’intervento del Direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, professor Emanuele Scafato. «Il ruolo della famiglia è da sempre stato indicato come particolarmente rilevante nel comportamento del bere dei singoli membri del nucleo familiare» esordisce il professor Scafato. «In Italia, le evidenze proposte dall’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto Superiore di Sanità hanno dimostrato già oltre venti anni fa (e di recente confermato) come l’abitudine al bere dei genitori, del capofamiglia in particolare, influenzi fortemente il modello di consumo alcolico degli altri familiari».
«Questo fatto è particolarmente preoccupante quando il fenomeno riguardi entrambi i genitori oppure se concerne la donna che non solo rappresenta un modello influente per i figli, ma, peggio: potrebbe anche far subire loro gli effetti dell’intossicazione etilica, dell’alcol dipendenza, di problemi sociali anche più rilevanti di quelli sanitari. Può succedere, in queste situazioni, spesso tragiche, di dover riscontrare che l’alcol è causa e contemporaneamente effetto delle esperienze negative di persone fragili, vulnerabili, assoggettate alla violenza di un genitore alcoldipendente e alla propria schiavitù del ricorso all’alcol come via di fuga dallo stress e dagli eventi avversi della vita che connotano il futuro di queste persone».
Le Conseguenze? Malattie e Incidenti
Continua Emanuele Scafato: «Intanto la salute, quasi sempre più precaria, è precocemente pregiudicata negli organi più sensibili all’uso dannoso di alcol come il fegato e la mammella, cui vanno aggiunti i rischi di incidenti stradali, prima causa di morte prematura o invalidità permanente tra i giovani in Italia». «In tutto questo non è mai da dimenticare che sono il contesto e le pressioni sociali a sostenere il bere, con la disinformazione e l’ambiguità dei modelli del “bere responsabile” che lasciano ritenere che ci siano livelli sicuri di consumo. In realtà aumenta di anno in anno la platea dei consumatori a rischio. Per tutte queste persone manca la prevenzione e l’intercettazione precoce del rischio che l’Osservatorio nazionale alcol da anni si impegna a proporre attraverso la formazione dei professionisti della salute, purtroppo non ancora resa obbligatoria».
L’esperto sottolinea l’importanza della prevenzione e della preparazione degli operatori sanitari, specie nell’epoca che stiamo vivendo con la pandemia e le sue conseguenze: «Sarebbe un approccio sempre più importante in era post-Covid e consentirebbe di identificare e riferire alle strutture dedicate i circa 700.000 “consumatori dannosi” stimati dall’Istituto Superiore di Sanità che sono già in necessità di una qualunque forma di trattamento, mentre oggi risulta minore del 10 per cento la quota di pazienti in carico nelle strutture del sistema sanitario nazionale». Conclude Scafato: «Prevenire l’evoluzione verso altre complicanze nell’organismo e impedire che nuovi casi vadano ad allargare la platea dei consumatori a rischio (in Italia oltre 8,6 milioni) è la sfida che potrà essere vinta solamente se si provvederà con sollecitudine alla riorganizzazione dei servizi per le dipendenze, a finanziarne la dotazione di mezzi e personale e a introdurre l’obbligatorietà della formazione alcologica sin dall’università come previsto, ma non realizzato, dalla legge 125/2001».
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’abuso di alcol da parte dei genitori non solo ha effetti devastanti sulla loro salute, ma può anche avere conseguenze a lungo termine sui loro figli, accelerando il processo di invecchiamento e aumentando il rischio di malattie croniche. La ricerca ha dimostrato che migliorare la salute mitocondriale attraverso esercizio fisico e una corretta alimentazione potrebbe ritardare l’insorgenza di queste disfunzioni ereditarie. Inoltre, uno stile di vita sano dei genitori può avere benefici a lungo termine non solo per loro stessi, ma anche per le generazioni future.
Nozione Base: L’invecchiamento precoce nei figli di genitori alcolisti è un fenomeno che sottolinea l’importanza di uno stile di vita sano e di una corretta prevenzione. La salute dei genitori prima del concepimento è fondamentale per garantire una vita sana e priva di malattie croniche per i loro figli.
Nozione Avanzata: La trasmissione intergenerazionale dei danni legati all’alcol rappresenta una sfida complessa che richiede un approccio olistico. La prevenzione e l’intervento precoce, combinati con una maggiore consapevolezza del ruolo della salute paterna nei risultati della gravidanza, sono essenziali per mitigare gli effetti a lungo termine dell’abuso di alcol. La riorganizzazione dei servizi per le dipendenze e la formazione obbligatoria degli operatori sanitari sono passi cruciali per affrontare questa sfida.
Questa riflessione ci invita a considerare l’importanza delle nostre scelte di vita non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future. Adottare uno stile di vita sano e consapevole può fare la differenza non solo nella nostra vita, ma anche in quella dei nostri figli e nipoti.
- Sito ufficiale della Texas A&M School of Veterinary Medicine and Biomedical Sciences, con informazioni sulla ricerca sull'alcolismo e l'invecchiamento precoce
- Sito ufficiale del dipartimento di Fisiologia e Farmacologia Veterinaria della Texas A&M University, dove opera il professor Michael Golding, per approfondire sulla ricerca sulla correlazione tra alcolismo dei genitori e invecchiamento precoce nei figli.