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Importante: come gestire i contributi previdenziali lavorando all’estero

Scopri le regole e gli strumenti per totalizzare i contributi pensionistici in diversi paesi e ottenere una pensione adeguata.
  • 3 scenari principali per contributi previdenziali: azienda estera, filiale estera di azienda italiana con contributi all'INPS, filiale estera di azienda italiana con contributi all'ente pensionistico locale.
  • Totalizzazione Internazionale per unire periodi contributivi in diversi paesi, valida in UE e con paesi con convenzioni bilaterali come USA e Australia.
  • Requisiti di pensione anticipata contributiva nel 2024: 64 anni con almeno 20 anni di contribuzione e pensione superiore a 1.320 euro netti.

Per chi ha lavorato o lavora tuttora all’estero, il primo passo fondamentale è identificare il paese in cui sono stati versati i contributi previdenziali. Si possono presentare tre scenari principali:

  • Lavoratore impiegato da un’azienda estera: in questo caso, i contributi sono versati all’ente pensionistico del paese straniero.
  • Lavoratore distaccato presso una filiale estera di un’azienda italiana: i contributi possono essere versati all’INPS.
  • Lavoratore distaccato presso una filiale estera di un’azienda italiana: in alcuni casi, i contributi potrebbero essere versati all’ente pensionistico del paese ospitante.

Per verificare la propria situazione contributiva, l’INPS consiglia di consultare l’estratto conto contributivo, controllando la presenza o meno di contributi da lavoro negli anni trascorsi all’estero. Quando un lavoratore ha versato contributi sia in Italia che in uno o più paesi esteri, la pensione sarà suddivisa in diverse parti, ognuna delle quali seguirà le regole specifiche del paese di riferimento, sia per quanto riguarda i requisiti di accesso che per il calcolo dell’importo.

Tuttavia, per accedere alla pensione, spesso è richiesto un numero minimo di anni di contribuzione. In caso di carriere frammentate, questo requisito potrebbe non essere soddisfatto. In questi casi, entra in gioco la Totalizzazione Internazionale, un meccanismo che permette di sommare i diversi periodi lavorativi come se si fosse lavorato sempre nello stesso paese. Questo strumento consente di raggiungere il requisito minimo di anzianità contributiva, pur mantenendo separate le pensioni ricevute dai vari paesi.

È importante sottolineare che la Totalizzazione Internazionale non è applicabile universalmente. Essa è valida all’interno dell’Unione Europea (inclusi Regno Unito, Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e con i paesi con cui l’Italia ha stipulato convenzioni bilaterali. Tra questi figurano Argentina, Australia, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Canada, Capo Verde, Città del Vaticano, Kosovo, Israele, Macedonia, Principato di Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia, Tunisia, Turchia, Uruguay, Stati Uniti e Venezuela. Data la complessità e la variabilità delle situazioni, l’INPS raccomanda di verificare caso per caso il tipo di convenzione in vigore con il paese o i paesi in cui si è lavorato. Le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito dell’INPS nella sezione “Pensioni in regime internazionale”.

Le Pensioni delle Casse Professionali: Regole Diverse

La guida dell’INPS dedica una sezione specifica alle casse professionali, che coinvolgono quasi 1,4 milioni di lavoratori in Italia. Queste casse, 23 in totale, rappresentano diverse categorie professionali, tra cui:

  • Medici (ENPAM)
  • Avvocati (Cassa Forense)
  • Agenti di commercio (ENASARCO)
  • Ingegneri e architetti (INARCASSA)
  • Farmacisti (ENPAF)

Ogni cassa ha le proprie regole specifiche per quanto riguarda i requisiti di accesso alla pensione e il calcolo dell’assegno. Sebbene in alcuni casi ci sia una tendenza all’uniformazione con le regole INPS, permane ancora una notevole variabilità. L’INPS consiglia quindi di verificare attentamente le regole previste dal proprio ente di previdenza.

Nel rapporto con l’INPS, i professionisti possono trovarsi in due situazioni principali:

  • Iscrizione sia all’INPS che alla cassa professionale
  • Iscrizione esclusiva alla cassa professionale

In presenza di una o più casse, il principio generale è che il lavoratore riceverà pro quota diverse pensioni da ogni ente, in base alle regole specifiche di ciascuno.

Per tutelare i lavoratori in situazioni in cui gli anni maturati all’INPS o in una cassa non siano sufficienti per raggiungere il minimo richiesto, esistono diversi strumenti:

  • Cumulo gratuito
  • Totalizzazione
  • Ricongiunzione onerosa

Questi meccanismi permettono di unificare la carriera ai fini dell’anzianità contributiva necessaria per ottenere il trattamento pensionistico. L’INPS sottolinea l’importanza di valutare attentamente la propria situazione personale per scegliere lo strumento più adatto tra quelli previsti dalla normativa.

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Le Regole di Base per Chi ha Iniziato a Lavorare dal 1996

Per chi ha contributi versati esclusivamente a partire dal 1/1/1996, il momento della pensione è legato, oltre che all’età, anche al valore della pensione, secondo le seguenti modalità:

  • Pensione anticipata contributiva, che nel 2024 prevede 64 anni di età con almeno 20 anni di contribuzione, a patto che la pensione sia superiore a circa 1.320 euro netti (3 volte l’assegno sociale); tale soglia scende a 2,8 volte per le lavoratrici con un figlio e a 2,6 volte per quelle con due o più figli.
  • Pensione di vecchiaia, che nel 2024 prevede 67 anni di età con almeno 20 anni di contribuzione, a patto che la pensione sia superiore a circa 534 euro netti (il valore dell’assegno sociale).
  • Pensione di vecchiaia contributiva, che nel 2024 prevede 71 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione, a prescindere dal valore della pensione.

Anche per chi ha iniziato a lavorare a partire dal 1996 c’è poi il requisito di:

  • Pensione anticipata, basato sull’anzianità contributiva, a prescindere dall’età e dal valore dell’assegno, che nel 2024 prevede per le lavoratrici almeno 41 anni e 10 mesi di contribuzione, mentre per i lavoratori 42 anni e 10 mesi.

Tutti i requisiti di cui sopra non sono fissi per sempre, ma verranno aumentati nel tempo in funzione della crescita dell’attesa di vita. Per verificare se si abbiano o meno contributi prima del 1996 basta accedere al proprio estratto conto contributivo INPS.

Simula la Tua Pensione con il Pensionometro

Congratulazioni! Hai raggiunto la fine di questa guida! Se sei una lavoratrice o un lavoratore del mondo INPS e desideri avere una stima del momento della tua pensione e dell’ammontare dell’assegno pensionistico, ti invitiamo a usare il nostro Pensionometro, inserendo i tuoi dati. Naturalmente si tratta solo di una prima indicazione e ti consigliamo di approfondire la tua situazione insieme al tuo consulente previdenziale o attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’INPS.

Bullet Executive Summary

Il tema delle pensioni per i lavoratori all’estero e per le casse professionali è di grande rilevanza nel panorama attuale, caratterizzato da una crescente mobilità lavorativa e da un sistema previdenziale sempre più complesso. La Totalizzazione Internazionale e i vari strumenti di cumulo e ricongiunzione rappresentano soluzioni fondamentali per garantire una giusta tutela previdenziale ai lavoratori che hanno maturato contributi in diversi paesi o casse professionali.

Invecchiamento e cura: La gestione previdenziale per chi ha lavorato all’estero è cruciale per garantire una vecchiaia serena e sicura, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione.

Migrazioni: La mobilità lavorativa internazionale richiede un sistema previdenziale flessibile e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di chi lavora in più paesi.

Sicurezza società e guerre: La stabilità del sistema previdenziale è fondamentale per la sicurezza sociale, garantendo un supporto economico stabile anche in periodi di crisi o conflitti.

Accoppiamento e vita di coppia: Le regole previdenziali devono considerare anche le esigenze delle coppie, soprattutto quando uno dei partner lavora all’estero, per garantire una sicurezza economica condivisa.

Pensioni e sostenibilità sistema pensionistico moderno: La sostenibilità del sistema pensionistico passa attraverso una gestione oculata dei contributi e delle prestazioni, considerando anche le specificità dei lavoratori internazionali e delle casse professionali.

In conclusione, è essenziale che ogni lavoratore approfondisca la propria situazione previdenziale, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’INPS e consultando esperti del settore, per garantire una pensione adeguata e sicura.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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