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Come la Puglia sta combattendo lo sfruttamento lavorativo: il nuovo polo sociale integrato a Foggia

Scopri come il progetto Su.Pr.Eme. 2 finanziato dal FAMI 2021-2027 sta cambiando la lotta contro il caporalato nella provincia di Foggia.
  • Il progetto Su.Pr.Eme. 2 è finanziato dal FAMI 2021-2027 e mira a prevenire e contrastare il lavoro sommerso e il caporalato.
  • Sono previsti sportelli territoriali di orientamento e accompagnamento per l'accesso ai servizi, coinvolgendo équipe multidisciplinari.
  • Si promuove la co-progettazione di iniziative per la gestione delle foresterie attive e il supporto alla mobilità dai ghetti rurali ai centri abitati.

Il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ha recentemente pubblicato un Avviso di interesse per la realizzazione e gestione di un Polo sociale integrato nella provincia di Foggia. Questo progetto è rivolto ai cittadini di Paesi terzi, soggiornanti, vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. L’iniziativa, parte del progetto Su.Pr.Eme. 2, è finanziata dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 e mira a prevenire e contrastare il lavoro sommerso e il fenomeno del caporalato.

Obiettivi del Polo Sociale Integrato

Il Polo sociale integrato sarà strutturato in sedi fisiche e avrà il compito di rafforzare la conoscenza e la capacità di prevenzione e contrasto al lavoro sommerso e irregolare. Sarà inoltre sviluppato un sistema di referral per l’identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo. Questo sistema promuoverà la collaborazione e il raccordo con i soggetti che svolgono attività di controllo e vigilanza lavorativa, migliorando la qualità e l’accessibilità dei servizi territoriali.

Le attività previste includono la costituzione di équipe multidisciplinari e il coinvolgimento di profili professionali specializzati nello sfruttamento lavorativo. Saranno gestiti sportelli territoriali di orientamento e accompagnamento per l’accesso ai servizi, promuovendo il lavoro di rete con istituzioni e servizi sociali e sanitari del territorio. Inoltre, saranno organizzati incontri orientativi sulla disciplina del mercato del lavoro locale e laboratori di competenze civico-linguistiche.

Un aspetto cruciale del progetto è il supporto alla mobilità dai ghetti rurali ai centri abitati, facilitando l’accesso ai servizi territoriali e promuovendo la co-progettazione di iniziative per la gestione delle foresterie attive. Saranno attivate azioni pilota di co-housing per offrire un’alternativa legale ai “servizi” dei caporali.

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  • 😔 Speriamo che questo progetto non rimanga solo sulla carta come......
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Il Ruolo degli Enti del Terzo Settore

L’Avviso è indirizzato agli Enti del Terzo Settore (ETS) che possiedono i requisiti di moralità, capacità, competenze ed esperienze nella progettazione, organizzazione e gestione di attività e interventi con persone migranti. Gli ETS interessati dovranno inoltrare la domanda di partecipazione mediante PEC entro le ore 24:00 del 60° giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

Secondo l’assessore regionale alle Politiche Migratorie, Viviana Matrangola, la Regione Puglia propone di individuare soggetti del Terzo Settore per co-progettare e gestire interventi di innovazione sociale per l’integrazione culturale, sociale, occupazionale e abitativa dei cittadini di Paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo nel territorio della Capitanata. L’Avviso consente l’offerta di servizi di assistenza e mediazione civico-linguistica e culturale, permettendo di disegnare e realizzare interventi di inclusione socio-economica e contrasto alle situazioni emergenziali.

Impatto e Prospettive Future

L’attivazione del Polo sociale integrato rappresenta un passo significativo nella lotta contro il lavoro sommerso e lo sfruttamento lavorativo. La Regione Puglia, attraverso questo progetto, mira a migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’impatto delle prestazioni erogate, mettendo al centro le esigenze dei destinatari. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche di inclusione sociale e attive del lavoro, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto dei diritti.

Gli Avvisi per i Poli sociali integrati di Bari-BAT, Brindisi-Lecce e Taranto saranno pubblicati prossimamente, ampliando ulteriormente la rete di supporto e assistenza per le vittime di sfruttamento lavorativo in tutta la regione. L’assessore Matrangola ha sottolineato il suo impegno personale e quello della Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni e Antimafia Sociale della Regione Puglia nel trovare risposte efficaci ai bisogni fondamentali delle persone, tutelando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori migranti.

Bullet Executive Summary

Il progetto del Polo sociale integrato in provincia di Foggia rappresenta una risposta concreta e innovativa al problema del lavoro sommerso e dello sfruttamento lavorativo. Attraverso la collaborazione con gli Enti del Terzo Settore, la Regione Puglia mira a creare un sistema di supporto e integrazione per i cittadini di Paesi terzi, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto dei diritti. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di politiche di inclusione sociale e attive del lavoro, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e l’accessibilità ai servizi territoriali per le vittime di sfruttamento lavorativo.

Una nozione base di invecchiamento e cura, migrazioni, sicurezza società e guerre, accoppiamento, vita di coppia, pensioni e sostenibilità sistema pensionistico correlata al tema principale dell’articolo è che il fenomeno delle migrazioni e dello sfruttamento lavorativo ha un impatto significativo sulla sostenibilità del sistema pensionistico moderno. La presenza di lavoratori irregolari e sfruttati riduce le entrate fiscali e contributive, mettendo a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico.

Una nozione avanzata applicabile al tema dell’articolo è che l’integrazione socio-economica dei migranti, attraverso politiche di inclusione e supporto come quelle descritte nel progetto del Polo sociale integrato, può contribuire a ridurre il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e migliorare la sostenibilità del sistema pensionistico. Un sistema pensionistico sostenibile richiede un mercato del lavoro inclusivo e legale, dove tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro origine, possano contribuire equamente e beneficiare dei diritti e delle protezioni previste.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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