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- Nuovo allestimento del Museo delle Migrazioni dedicato agli scacciapensieri, con pezzi unici come le ribebe e le trunfas sarde.
- Produzione annuale di ribebe nel XIX secolo: circa un milione e mezzo di esemplari venduti in tutto il mondo.
- Dimostrazione dal vivo della produzione di ribebe tramite forgia, opera del fabbro biellese Luca Boggio, il 3 agosto dalle 16:00.
Il Museo delle Migrazioni di Pettinengo, curato dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, si prepara ad accogliere un nuovo allestimento dedicato agli scacciapensieri, strumenti musicali di origine antica e dalle forme variegate. Questo evento, che si terrà sabato 3 agosto, rappresenta un’occasione unica per esplorare le radici culturali e musicali di diverse comunità attraverso una collezione ricca di esemplari provenienti da tutto il mondo.
Tra i pezzi più rilevanti della collezione spiccano le ribebe della Valsesia e le trunfas sarde. Questi oggetti, donati dalle collezioni di Alessandro Zolt e Guido Antoniotti, entrambi esperti ricercatori e suonatori dello strumento, offrono uno sguardo originale sulle tradizioni musicali e sulle dinamiche sociali e culturali delle comunità di origine.
La Ribeba: Un Viaggio nel Tempo e nello Spazio
La ribeba, uno scacciapensieri europeo, è uno strumento idiofono a pizzico che utilizza il cavo orale come cassa armonica per amplificare il suono prodotto “pizzicando” una lamella tramite l’emissione di fiato. Questo strumento ha una storia affascinante che risale all’inizio del Cinquecento e si estende fino alla fine dell’Ottocento. Il piccolo villaggio di Boccorio, tra Riva Valdobbia e Mollia, nella provincia di Vercelli, era famoso per la produzione di questi strumenti in ferro.
Durante l’Ottocento, la produzione annuale di ribebe raggiungeva circa un milione e mezzo di esemplari, commercializzati e venduti in tutto il mondo. I principali snodi commerciali erano Milano e Genova, e dal porto genovese, le ribebe partivano per la penisola Iberica e raggiungevano le Americhe. La riscoperta di questa tradizione si deve ad Alberto Lovatto e Alessandro Zolt, che hanno pubblicato il libro “La Ribeba in Valsesia nella storia europea dello scacciapensieri”, riportando alla luce tecniche costruttive e pratiche musicali dimenticate.
Le Trunfas Sarde: Un Legame con la Cultura e le Tradizioni della Sardegna
Le trunfas sarde, caratterizzate dalla loro forma distintiva e dal suono vibrante, sono strettamente legate alla cultura della Sardegna. Questi strumenti sono utilizzati in contesti festivi e cerimoniali, come i balli sardi, e rappresentano un mezzo di trasmissione culturale e sociale tra i migranti. L’analisi di questi oggetti offre uno sguardo originale sulle tradizioni musicali e sulle dinamiche sociali e culturali delle comunità di origine.
Sabato pomeriggio, 3 agosto, a partire dalle 16:00, nell’ambito della manifestazione “Musei di Pettinengo, due giorni alla scoperta delle nostre radici”, i visitatori avranno la possibilità di osservare dal vivo la produzione di ribebe tramite forgia, opera del fabbro biellese Luca Boggio. Questa dimostrazione permetterà di apprezzare la maestria artigianale necessaria per la creazione di questi antichi strumenti.
Un Omaggio al Passato e un Invito a Guardare al Futuro
Il nuovo allestimento del Museo delle Migrazioni è un omaggio al passato e un invito a guardare al futuro con consapevolezza. La vera ricchezza di un popolo risiede nella diversità e nella capacità di preservare e condividere le proprie peculiarità culturali. L’ingresso alla manifestazione è libero, e per ulteriori informazioni è possibile contattare Idillio al numero 334 345 2685.
Bullet Executive Summary
Il nuovo allestimento del Museo delle Migrazioni di Pettinengo offre un’opportunità unica per esplorare le radici culturali e musicali di diverse comunità attraverso una collezione di scacciapensieri, ribebe e trunfas. Questi strumenti, provenienti da donazioni di esperti ricercatori, rappresentano un mezzo di trasmissione culturale e sociale tra i migranti. L’evento, che si terrà sabato 3 agosto, include una dimostrazione dal vivo della produzione di ribebe, permettendo ai visitatori di apprezzare la maestria artigianale necessaria per la creazione di questi antichi strumenti.
La nozione base di invecchiamento e cura ci ricorda che la trasmissione culturale è fondamentale per mantenere vive le tradizioni e le identità delle comunità. Le migrazioni, d’altra parte, arricchiscono il tessuto sociale con nuove influenze culturali, creando un dialogo tra passato e presente. La sicurezza della società e la prevenzione delle guerre dipendono anche dalla comprensione e dal rispetto delle diverse culture.
Una nozione avanzata di sostenibilità del sistema pensionistico moderno ci invita a riflettere su come le tradizioni culturali possano essere integrate nelle politiche sociali per garantire un futuro sostenibile. La vita di coppia e l’accoppiamento, infine, sono influenzati dalle dinamiche culturali e sociali, dimostrando come la diversità possa arricchire le relazioni umane.
In conclusione, il nuovo allestimento del Museo delle Migrazioni non è solo un omaggio al passato, ma anche un invito a guardare al futuro con consapevolezza e rispetto per la diversità culturale. La vera ricchezza di un popolo risiede nella capacità di preservare e condividere le proprie tradizioni, creando un dialogo continuo tra le generazioni e le culture.