Politiche per anziani in Piemonte: le sfide e le soluzioni necessarie

Diventare anziano è un’aspirazione di tutti, ma la qualità e la dignità della vita negli anni che incombono non dipendono solo dall’individuo, ma anche dalle politiche e dai contesti socio-economici in cui l’invecchiamento procede. Questo processo non è una questione che Politica e Istituzioni possono affrontare con superficialità, ma con urgenza e concretezza. Un dato incontrovertibile è che la nostra società “invecchia” a ritmi rapidissimi, e ciò richiede lungimiranza e attenzione. Il Piemonte non fa eccezione. Siamo una regione con una delle popolazioni più anziane; il Biellese ha l’indice di vecchiaia più alto.

La situazione attuale e le sfide

Gli indicatori giustificano la necessità di mettere al centro della politica regionale i temi sanitari e socio-assistenziali. Si dovrebbe “ricostruire” una rete sanitaria-assistenziale territoriale efficace ed efficiente, per permettere all’anziano di stare al proprio domicilio nel miglior modo possibile per il maggior tempo possibile. Gli obiettivi illustrati ad ogni incontro con l’ASL, azienda sanitaria locale, sono pregiudicati dalla carenza di risorse. Si riscontra un aumento delle prestazioni e degli interventi domiciliari richiesti, ma non ne consegue un aumento dei fondi a disposizione per gestirli.

Fare prevenzione e controllo delle malattie croniche, e la presa in carico dei pazienti, potrebbe migliorare la qualità della vita e razionalizzare la spesa pubblica. Negli ultimi anni, i bisogni sono aumentati, ma le risposte sono diminuite.

Le RSA e la qualità dell’assistenza

Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono fondamentali e dovrebbero essere “l’ultimo anello” cui rivolgersi invecchiando. Tuttavia, si parla di RSA principalmente in occasione dei rincari delle rette, giunte a livelli che meno famiglie biellesi possono permettersi. Della qualità dell’assistenza nelle RSA si parla troppo poco. Questi luoghi hanno una valenza più sanitaria che assistenziale. Gli anziani non autosufficienti accolti nelle strutture sono sottoposti a criteri assistenziali determinati da una Legge Regionale del 2012, che non è più rispondente ai nuovi bisogni degli ospiti. Sono diminuite le ore per fisioterapia e socializzazione, e il personale ha stipendi non adeguati.

Le associazioni datoriali chiedono più risorse, ma la difficoltà di trovare personale socio-sanitario ostacola il rinnovo del Contratto Nazionale di Settore (UNEBA), costringendo i sindacati di categoria a proclamare uno sciopero per metà settembre.

La necessità di un equilibrio tra posti letto convenzionati e a libero mercato

L’altra faccia della medaglia riguarda i posti letto convenzionati. Per una provincia con un tasso di anzianità alto, ciò dovrebbe indurre l’ASL e la Regione a modificare i criteri di accesso, aumentando la disponibilità di stanziamenti. Il posto letto convenzionato è discriminante per accedere a una RSA. Chiediamo il ripristino dell’equilibrio tra posti letto convenzionati e quelli a libero mercato. L’anziano e i familiari sono parte fragile, esposta a bisogni gravi e improvvisi. La politica dovrebbe saperlo e avere un occhio di riguardo per venire incontro alle incombenze pesanti delle famiglie, tutelando uomini e donne che dopo una vita di servizio e dedizione non sono considerate.

Bullet Executive Summary

Invecchiare con dignità è un diritto fondamentale che richiede politiche adeguate e risorse sufficienti. Il caso del Piemonte, con il suo alto indice di vecchiaia, mette in luce le sfide e le carenze del sistema attuale. Le RSA, fondamentali per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, devono essere sostenute con risorse adeguate e criteri aggiornati per rispondere ai nuovi bisogni degli ospiti. È essenziale un equilibrio tra posti letto convenzionati e a libero mercato per garantire accesso equo e sostenibile.

*Nozione base: L’invecchiamento della popolazione richiede una rete sanitaria e socio-assistenziale efficiente per garantire una qualità di vita dignitosa agli anziani.

Nozione avanzata*: La prevenzione e la gestione delle malattie croniche, insieme a un adeguato supporto domiciliare, possono ridurre la pressione sulle RSA e migliorare la qualità della vita degli anziani, ottimizzando al contempo la spesa pubblica.

In conclusione, riflettere su questi temi ci porta a considerare l’importanza di politiche lungimiranti e di un sistema di assistenza che metta al centro la dignità e il benessere degli anziani, riconoscendo il valore del loro contributo alla società e garantendo loro il rispetto e la cura che meritano.