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- 792 persone con SM studiate in 26 Paesi per confronto tra natalizumab e fingolimod.
- Distribuzione globale della SM: 2,8 milioni di persone affette, prevalenza di 113 casi ogni 100.000 abitanti in Italia.
- Ozanimod, approvato dalla FDA nel 2020, offre alternative promettenti con un profilo di sicurezza favorevole.
La sclerosi multipla (SM) è una malattia neurologica cronica e invalidante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La gestione della SM, specialmente nei pazienti anziani, rappresenta una sfida significativa per i medici. La decisione di interrompere la terapia modificante la malattia (DMT) è particolarmente complessa, poiché deve bilanciare i benefici della terapia con i potenziali effetti collaterali e la qualità della vita del paziente.
Effetti della Terapia Modificante la Malattia
Le terapie modificanti la malattia, come l’interferone e il glatiramer acetato, sono considerate terapie di prima linea per la SM recidivante-remittente (SM-RR). Tuttavia, molte persone continuano a sperimentare ricadute e progressione della disabilità nonostante l’uso di questi farmaci. Per ridurre le ricadute e rallentare la progressione della disabilità, i neurologi possono consigliare di passare a farmaci più efficaci, come il natalizumab e il fingolimod, che sono trattamenti di seconda linea. Questi farmaci, sebbene più efficaci, possono avere effetti collaterali gravi.
Uno studio pubblicato sulla rivista Annals of Neurology ha coinvolto 792 persone con SM in 26 Paesi, utilizzando il database online MSBase. I risultati suggeriscono che il passaggio al natalizumab è più efficace rispetto al fingolimod nel ridurre il tasso di ricadute e nel promuovere una riduzione della progressione della disabilità.
Distribuzione e Impatto della Sclerosi Multipla
La SM è una patologia multifattoriale che coinvolge una complessa interazione di fattori genetici e ambientali. Nel mondo, circa 2,8 milioni di persone sono affette da SM, con una prevalenza di 113 casi ogni 100.000 abitanti in Italia. La malattia è più diffusa nelle zone lontane dall’Equatore, come il Nord Europa, il Canada e gli Stati Uniti. In Italia, si stima che ci siano tra 68.000 e 75.000 persone affette da SM, con un’incidenza di 1.800-2.000 nuovi casi ogni anno.
La SM è diagnosticata principalmente tra i 20 e i 30 anni, ma può verificarsi a qualsiasi età. L’età media di esordio della malattia è di 32 anni. La maggior parte dei casi (85%) presenta un decorso recidivante-remittente, caratterizzato da periodi di benessere alternati a ricadute cliniche. Con il tempo, il 30-50% dei pazienti con SM-RR evolve in una forma secondariamente progressiva (SM-SP), che comporta una disabilità permanente.
Terapie e Trattamenti Innovativi
Negli ultimi anni, lo scenario terapeutico per i pazienti con SM è cambiato notevolmente. Le terapie utilizzate per trattare la forma recidivante-remittente offrono una scelta più ampia e una maggiore efficacia e tollerabilità. Tra i farmaci di nuova generazione, i modulatori del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1-PR) come il fingolimod e l’ozanimod hanno mostrato risultati promettenti.
Il fingolimod, approvato nel 2010, è un farmaco immunosoppressore che sequestra i linfociti maturi nei linfonodi, riducendo l’infiltrazione delle cellule infiammatorie nel sistema nervoso centrale. L’ozanimod, approvato dalla FDA nel 2020, è un modulatore di S1-PR che non richiede test genetici o osservazione prima della dose. Studi clinici hanno dimostrato che l’ozanimod ha un profilo di sicurezza favorevole e un’efficacia simile al fingolimod.
Conclusioni
La gestione della sclerosi multipla, specialmente nei pazienti anziani, richiede un approccio personalizzato e attento. La decisione di interrompere la terapia modificante la malattia deve essere presa considerando i benefici e i rischi associati alla terapia, nonché la qualità della vita del paziente. La ricerca continua e l’innovazione terapeutica offrono nuove speranze per migliorare la gestione della malattia e la qualità della vita dei pazienti.
Bullet Executive Summary
Invecchiamento e cura, migrazioni, sicurezza della società e guerre, accoppiamento, vita di coppia e famiglia moderna sono temi che si intrecciano con la gestione della sclerosi multipla. La SM, una malattia cronica e complessa, richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato per garantire un trattamento efficace e una buona qualità della vita per i pazienti. La ricerca continua e l’innovazione terapeutica sono fondamentali per affrontare le sfide poste dalla malattia e migliorare il benessere dei pazienti.
Una nozione base di invecchiamento e cura applicabile al tema della SM è l’importanza di un approccio personalizzato e multidisciplinare nella gestione delle malattie croniche. La complessità della SM richiede competenze specialistiche e una pianificazione attenta dei percorsi terapeutici e dei follow-up per prevenire complicanze severe e garantire un’assistenza adeguata in tutte le fasi della malattia.
Una nozione avanzata di invecchiamento e cura è la necessità di sviluppare e implementare percorsi diagnostico-terapeutici specifici per i pazienti con SM. Questi percorsi devono essere basati su una buona pratica clinica, evidenze scientifiche e l’esperienza dei professionisti, e devono prevedere l’uso di terapie appropriate e personalizzate. La costruzione di una rete assistenziale e la collaborazione tra professionisti sono fondamentali per garantire un trattamento precoce ed efficace della malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
- Sito istituzionale dell'Patient-Centered Outcomes Research Institute (PCORI) che fornisce informazioni sulla ricerca e letteratura scientifica sulla sclerosi multipla e sulla valutazione dei rischi di cancro associati a trattamenti come fingolimod, natalizumab e rituximab.
- Sito ufficiale di Bristol Myers Squibb, produttore di Zeposia (ozanimod), con informazioni sulla terapia per la sclerosi multipla.
- Sito ufficiale della Società Nazionale per la Sclerosi Multipla, offre informazioni e risorse per persone con SM e i loro familiari.